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Giovane si tuffa nel Tevere e sparisce: ricerche disperate dei sommozzatori nel fiume

Nel centro di Roma

Giovane si tuffa nel Tevere e sparisce: ricerche disperate dei sommozzatori nel fiume

Cronaca - di Luigi Albano - 7 Marzo 2025 alle 16:38

È stata la segnalazione di un passante a far scattare le ricerche di un ragazzo, disperso nel fiume Tevere a Roma. Sul posto la polizia e i vigili del fuoco. Da una ricostruzione della polizia il passante ha riferito di aver visto un ragazzo spogliarsi e buttarsi nel Tevere senza poi risalire dall’acqua. Gli indumenti sono stati acquisiti e consegnati al commissariato Trastevere.

Ore disperate per recuperare il giovane che si è tuffato nel Tevere

”Stavamo lavorando all’altezza di ponte Amedeo duca d’Aosta quando abbiamo notato un ragazzo spogliarsi e buttarsi di testa in acqua. Nuotava male, poi un vigile urbano che era lì con noi lo ha chiamato, gli diceva ‘Vieni qui, vieni qui’, ma quello ha continuato a nuotare per raggiungere l’altra sponda e allontanarsi. Ha fatto poche altre bracciate e non si è visto più, è andato giù”’. È il racconto che un operaio della ditta impegnata per i lavori sulla banchina del Tevere fa all’Adnkronos. È stato lui, insieme ai colleghi a chiamare i soccorsi, non vedendolo riemergere. Le ricerche, che vedono impegnati Polizia fluviale e sommozzatori dei vigili del fuoco, sono ancora in corso.

La sala operativa del comando di Roma dei vigili del fuoco ha inviato alle 12.30 il Nucleo SAF con il Nucleo Sommozzatori, la Squadra di Prati 9/A, il Fluviale e l’elicottero Drago 159 per la ricerca di ragazzo di 16 anni, disperso nel fiume Tevere dall’altezza di Ponte Principe.

Il neonato gettato nel fiume e ritrovato due mesi dopo a Fiumicino

Poco distante da dove si è immerso il giovane, il Tevere è diventato una tomba per un altro minore. Era il 4 febbraio 2012 quando il piccolo Claudio Franceschelli, 16 mesi, fu gettato vivo dal padre. L’uomo, dopo aver rapito il neonato dalla casa della nonna e della zia materne a Trastevere, era corso verso Ponte Mazzini dove aveva lanciato il bimbo nel Tevere nonostante l’intervento di una guardia carceraria che stava andando al lavoro a Regina Coeli. Il giovane fu poi bloccato dai carabinieri del Nucleo radiomobile e accusato di omicidio. Il cadavere del piccolo Claudio venne ritrovato quasi due mesi dopo, il 29 marzo scorso a Fiumicino, nel porticciolo di un club nautico.

 

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di Luigi Albano - 7 Marzo 2025