Scuola di terrorismo: arrestato a Taranto 17enne tunisino, studiava attentati per conto dell’Isis
Tra lo Ius Soli e lo Ius Scholae, spunta drammaticamente lo Ius Terrorismi: è stato infatti arrestato un 17enne tunisino, residente a Taranto, ritenuto presunto responsabile del reato di addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale.
Le indagini sono state svolte dalla Digos, dalla direzione centrale della polizia di prevenzione e dalla Dda di Lecce, e sono partite dalla perquisizione, su decreto della stessa Dda, di due tunisini residenti a Taranto e genitori del 17enne.
Il 17enne tunisino di Taranto aveva istruzioni su come progettare un razzo
La perquisizione, estesa alla stanza del giovane, ha consentito di recuperare alcuni fogli manoscritti con istruzioni, disegni e calcoli matematici finalizzati alla progettazione e realizzazione di un razzo. Sono stati inoltre recuperati quadri e disegni che riproducevano vessilli dell’Isis, mentre all’interno dei dispositivi elettronici usati dal 17enne, è stata riscontrata la presenza di numerosi video e foto che rappresentano azioni compiute in passato dall’associazione terroristica.
Il materiale è stato sequestrato. Trasmessi gli atti alla Procura per i minorenni di Taranto, il giovane è stato arrestato. Il gip del Tribunale per i minorenni ha poi convalidato l’arresto del ragazzo, disponendone l’accompagnamento all’Istituto penale minorile.
La soddisfazione di Conestà (Mosap): “Arresto delicatissimo”
“Un’operazione antiterrorismo eccellente quella dei colleghi della Digos di Taranto coordinati dalla Dda di Lecce che hanno arrestato un 17enne tunisino che si addestrava per diventare un terrorista e che progettava la costruzione di un razzo. Un arresto delicatissimo che dimostra ancora una volta l’eccellenza e la preparazione degli appartenenti alla Polizia di Stato”. Così Fabio Conestà, segretario generale nazionale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).
“In un contesto come quello geopolitico attuale, l’allerta è massima e le nostre forze dell’ordine vantano personale preparato e competente che potrebbe offrire ancora maggiore efficienza se solo gli organici fossero meglio potenziati. È nota infatti – dice Conestà – la carenza di personale che interessa l’intero comparto e anche la città di Taranto che risente in maniera particolare il blocco del turnover e potenziamenti insufficienti. Ci auguriamo – conclude – che questo brillante risultato sia da monito per chi ci governa, affinché anche le questure periferiche come quella tarantina, ricevano la giusta attenzione dal punto di vista del capitale umano”.