Giallo in Tunisia, morto un ex carabiniere e grave uno 007 in pensione: intossicati da un liquore artigianale
In Tunisia un ex carabiniere è morto e altri tre cittadini italiani, tra i quali un ex 007 dell’Aise, sono rimasti intossicati dopo aver bevuto un liquore artigianale durante una cena in casa tra nove persone ad Hammamet. Sul caso sono in corso le indagini della polizia tunisina. Secondo fonti di intelligence si tratterebbe di un incidente. “Una storia molto italiana, un po’ sfortunata”, l’ha definita un alto dirigente dei nostri servizi citato da Repubblica. Ciononostante, secondo quanto riferito dall’Adnkronos, si è mosso il Copasir, che ha chiesto informazioni sull’accaduto.
Gli ex agenti residenti in Tunisia da anni
Secondo quanto emerso, gli agenti coinvolti, ormai in pensione, sono residenti in Tunisia da anni. La vittima aveva 62 anni e non avrebbe mai prestato servizio di intelligence; l’ex agente dell’Aise, di 60 anni, si troverebbe in gravi condizioni e a rischio di danni neurologici, sebbene non più in pericolo di vita. Secondo quanto riferito dall’agenzia Nova, che ha citato fonti qualificate, l’ex 007 avrebbe bisogno di essere trasferito in Italia e sarebbero in corso valutazioni sulla possibilità dello spostamento tra le autorità italiane e i medici che lo hanno in carico in Tunisia.
Disposta l’autopsia sul corpo della vittima
Il liquore sarebbe stato offerto dal padrone di casa, anche lui intossicato e finito in ospedale, insieme a un quarto partecipante all’incontro, al quale erano presenti anche le mogli. L’ospite sarebbe a sua volta un agente in congedo, un ex poliziotto. Secondo le prime informazioni, sarebbe stato proprio il padrone di casa a produrre il liquore, attraverso la macerazione di noccioli di pesca nell’alcol. La miscela avrebbe sprigionato cianuro. La cena, a quanto appreso, si è svolta il 21 settembre. La polizia giudiziaria di Hammamet ha aperto un’inchiesta sul caso e sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia.