
Dossieraggi, Foti contro la sinistra “ciarliera”: “Ieri era muta”. Gasparri: centrodestra il più colpito
“Il fronte della sinistra, pressoché muto nel caso dei dossieraggi di Striano e Natoli, cerca oggi di buttarla in caciara a fronte di un altro vaso di Pandora di illeciti controlli e di violazione della privacy che si è aperto a Milano”. Così in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
“Anche la pretesa di addossare al centrodestra responsabilità nella vicenda – prosegue il presidente dei deputati di FdI – appare sintomatico dell’intenzione delle sinistre di volere ostinatamente aprire fronti polemici e ciarlieri, anziché convenire sui profili al limite dell’eversione della vicenda. Se non altro perché, come emerge dalle indagini, proprio esponenti delle istituzioni eletti nel centrodestra sono tra i destinatari, unitamente ai componenti delle rispettive famiglie, della morbosa ricerca di chissà quali informazioni da parte di una rete spionistica che annovera tra le sue fila anche dipendenti infedeli dello Stato. Il senso di responsabilità di fronte a fatti così gravi dovrebbe suggerire alle forze politiche un atteggiamento responsabile. All’evidenza così non è per la sinistra e non resta che prenderne atto. Anche stavolta – conclude Foti – i proclami della sinistra fazione vengono prima della tutela degli interessi della Nazione”.
Crosetto: Dall’opposizione due pesi e due misure?
In merito all’inchiesta di Milano sul presunto furto dalle banche dati ad opera di un’organizzazione di hacker ed ex appartenenti alle forze dell’ordine, interviene anche Guido Crosetto “Come ha detto, proprio oggi, sull’intero fenomeno e le diverse inchieste in atto, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – scrive su X il ministro della Difesa – ‘nella migliore delle ipotesi c’è un sistema di ricatto ed estorsione, ma nella peggiore siamo davanti al reato di eversione’. Dossieraggi e altri simili sistemi rappresentano una seria minaccia alla nostra democrazia. Mi auguro anche – prosegue Crosetto – che la solidarietà verso La Russa e tutti gli altri nomi coinvolti, senza motivo, arrivi da tutte le forze politiche, specie da quelle d’opposizione altrimenti saremmo davanti al classico caso ‘due pesi. due misure'”.
Gasparri: Sui dossieraggi urge un dibattito in aula
“Statisticamente – denuncia il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, a L’Aria che Tira su La7 – è il centrodestra il più colpito da accessi illegali a dati privati. La maggior parte degli intercettati e degli spiati è di centrodestra. Che cosa fa il governo? Intanto molti di questi accessi riguardano inchieste giudiziarie, quindi spetta alla magistratura indagare. Il governo non può fare l’inchiesta al posto della magistratura o della Commissione antimafia”.
“La Commissione Antimafia, ad esempio – prosegue Gasparri – ha il potere investigativo e sta indagando sullo scandalo della Procura Antimafia, che allora era guidata da Cafiero De Raho, oggi vicepresidente della Commissione. È evidente che c’è un problema di compatibilità, perché deve indagare sul suo passato. Poi per quanto riguarda il furto di dati vedremo cosa succederà. Penso – prosegue l’esponente di Forza Italia – che un dibattito parlamentare in Aula debba esserci per decidere cosa fare. Le leggi sono insufficienti? Abbiamo numerose autorità indipendenti, come l’Agcom, l’Autorità per la privacy, l’Autorità per la cybersecurity, proprio per dare un potere ad organi terzi. Funzionano? Non funzionano? Sarà lecito parlarne”, taglia corto Gasparri.