Nuovo fermo per la Geo Barents dopo lo sbarco a Genova. Non ha rispettato le istruzioni della Guardia Costiera

24 Set 2024 15:03 - di Eugenio Battisti

È scattato un nuovo fermo amministrativo per la Geo Barents di Medici senza frontiere, a seguito dello sbarco a Genova di 206 migranti. All’equipaggio della Ong vengono contestate due violazioni che hanno portato ad altrettanti provvedimenti. La prima, quella di non aver rispettato le istruzioni della Guardia Costiera libica, la seconda emersa in seguito a un’ispezione che ha rilevato otto carenze tecniche.

Doppio fermo per la Geo Barents dopo gli sbarchi di Genova

Ancora una volta è Medici senza frontiere ad annunciare quella che, neanche a dirlo, definisce “una decisione disumana e arbitraria” che impedisce alla nave umanitaria di tornare in mare per “salvare vite nel Mediterraneo centrale”. Dopo lo sbarco di ieri mattina di 206 immigrati, tra cui donne e bimbi, tratti in salvo in due diverse operazioni giovedì scorso, le autorità italiane hanno imposto un doppio fermo alla nave.

Non ha seguito le istruzioni della Guardia costiera libica

Il primo provvedimento, previsto dal decreto Piantedosi, prevede un fermo di 60 giorni e si basa, spiegano Msf, sulle “ricorrenti accuse di non aver rispettato le istruzioni della Guardia costiera libica durante il salvataggio di persone in difficoltà in mare”. Il secondo ordine di fermo ha fatto seguito a un’ispezione del Controllo dello Stato di approdo sulla nave, che ha rilevato carenze di carattere tecnico.

È la quarta volta che la Ong viola la legge

“È la quarta volta che la nave di ricerca e soccorso di Msf subisce un fermo per aver adempiuto all’obbligo legale di salvare vite in mare – denuncia l’ong – e queste misure dimostrano chiaramente che le autorità vogliono impedire che la Geo Barents torni in mare”. In uno dei salvataggi, va ricordato, l’imbarcazione caricò un migrante con precedenti penali per terrorismo.

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