Geo Barents, i giudici di Salerno sospendono il fermo amministrative. Le toghe “salvano” l’Ong
Il tribunale civile di Salerno ha sospeso il fermo amministrativo di Geo Barents, dal 27 agosto in banchina per aver violato il decreto Piantedosi. A darne notizia via social, con la solita retorica ‘arcobaleno” , un tweet di Medici senza frontiere. “Torneremo presto a salvare vite nel Mediterraneo centrale”, scrive Juan Matias Gil, capomissione di MSF per le attività di ricerca e soccorso in mare.
Geo Barents, i giudici di Salerno sospendono il fermo
La Ong aveva presentato un ricorso al tribunale di Salerno per ottenere la sospensione del fermo amministrativo. Il provvedimento dallo scorso 26 agosto avrebbe dovuto tenere bloccata per due mesi la nave Geo Barents in porto (dalla quale è scappato un tunisino già espulso). Lì, infatti, l’imbarcazione aveva attraccato per lo sbarco di 191 migranti tratti in salvo in acque s.a.r. libiche. Stando a quando dichiarato dai vertici di Medici senza Frontiere in una conferenza stampa, avrebbero consegnato video e altre prove ai giudici per confutare le accuse alla base del provvedimento di fermo,. Emesso in violazione delle disposizioni del decreto “Piantedosi”. Alla Ong viene contestata la mancata comunicazione, durante le operazioni di soccorso, con la guardia costiera libica e quella italiana e l’aver messo in pericolo gli stessi naufraghi durante le manovre di salvataggio.
Il post di Medici senza frontiere: torneremo presto in mare
“Sulla base delle prove il giudice di Salerno – dichiara la Ong – ha stabilito che la nave Geo Barents non ha contribuito a creare alcuna situazione di pericolo a bordo. E che, al contrario, le operazione di salvataggio in cui era impegnata erano improcrastinabili. Ha, inoltre, riconosciuto che la Guardia costiera libica era stata preventivamente informata dell’attività di salvataggio”. Ancora una volta la manina di certe toghe salva la Ong. “Il giudice ha affermato che la semplice richiesta avanzata dalla Guardia costiera libica alla Geo Barents di lasciare l’area di soccorso – fa sapere ancora Msf – non può essere considerata un coordinamento delle operazioni di salvataggio. Ha, inoltre, stabilito che il prolungamento del fermo amministrativo comprometterebbe irreversibilmente il diritto della Geo Barents di svolgere la propria attività di soccorso in mare”.