Libano, Israele colpisce 800 obiettivi: caccia al numero 3 di Hezbollah. Centinaia di morti e civili in fuga
Escalation del conflitto in Medioriente. Le forze israeliane hanno attaccato solo oggi circa 800 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano e nella valle della Bekaa. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet riportando notizie confermate dai militari. Nel mirino delle operazioni, dicono, sono finiti edifici utilizzati da Hezbollah per immagazzinare razzi, missili, droni e altre munizioni. Chiuse le scuole e interrotti gli interventi chirurgici. Secondo quanto emerso l’obiettivo dei raid era, in particolare, il numero 3 di Hezbollah e capo del Comando sud Ali Karaki.
Libano, Israele colpisce 800 obiettivi
Nel corso della giornata si era diffusa la notizia, riportata dai media locali, dell’uccisione di Karaki, in un raid nella periferia sud di Beirut. Le informazioni diffuse citando fonti militari libanesi sono state poi smentite da Hezbollah. “Karaki sta bene ed è in luogo sicuro”, ha fatto sapere l’organizzazione, smentendo anche le ultime notizie che lo davano ferito. Due giorni fa Hezbollah lo ha nominato al posto di Ibrahim Aqil e Fuad Shukr, uccisi in un raid israeliano. Resta non smentita, invece, allo stato attuale, l’uccisione di Sheik Ali Abu Riya, uno dei massimi funzionari di Hezbollah.
Strage di civili: 356 morti e mille feriti
È strage di civili. All’ultimo conteggio sono 356 i morti (tra cui 24 bambini) della giornata e oltre mille i feriti secondo quanto riporta il ministero della Difesa libanese, ma si tratta di drammatica contabilità che potrebbe non essere esaurita. L’Unifil alza l’allarme parlando di conseguenze gravissime e consiglia al personale civile di spostarsi al Nord del Paese. “Sebbene molti dei nostri membri del personale civile abbiano operato da varie parti del Libano, come misura precauzionale, a quelli rimasti nel sud è stato consigliato di trasferirsi per sicurezza nel nord”. È iniziata la grande fuga di centinaia di famiglie verso il sud del Libano. Abitanti di diverse regioni del Libano hanno ricevuto messaggi di avvertimento tramite la telefonia fissa con l’invito ad abbandonare rapidamente i luoghi in cui si trovano.
I messaggi per l’evacuazione di massa: spostatevi al Nord
La Bbc riferisce di messaggi di testo e vocali ricevuti stamani da persone che si trovano nel sud del Libano con l’avvertimento a stare lontane da “edifici residenziali usati da Hezbollah per nascondere armi”. Intanto Netanyahu è tornato a parlare: “Per coloro che non hanno ancora capito, voglio chiarire la politica di Israele. Non aspettiamo una minaccia, la anticipiamo. Ovunque, in ogni teatro, in qualsiasi momento”.
L’Iran avverte Tel Aviv: ci saranno conseguenze pericolose
Sono finora 165, invece, i razzi lanciati oggi da Hezbollah dal sud del Libano contro il territorio di Israele. Almeno 10 proiettili a lungo raggio sono stati lanciati verso gli insediamenti in Cisgiordania, a più di 100 chilometri dal confine con il Libano. L’Iran conferma le minacce a Israele dei giorni scorsi. Il ministero degli Esteri ha messo in guardia dalle “conseguenze pericolose della nuova avventura dei sionisti”. Il portavoce, Nasser Kanani, ha condannato i raid “folli” condotti sul paese dei cedri. E ha sottolineato come i “crimini” di Israele nei territori palestinesi e la loro “espansione al Libano siano un chiaro esempio di una seria minaccia alla pace regionale e internazionale”. Il portavoce ha quindi esortato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ad “agire immediatamente per fermare questi crimini”.
Lufthansa cancella i voli fino al 26 ottobre
Nel paese è il panico. Lufthansa ha cancellato i suoi voli per Tel Aviv e Teheran fino al 14 ottobre, mentre quelli per Beirut restano sospesi fino al 26 del mese prossimo. Lo ha riferito la compagnia aerea tedesca, che continua a monitorare la situazione, prevedendo un’ulteriore valutazione degli sviluppi nella regione nei prossimi giorni.