“Le vite delle donne contano. Quando l’immigrazione uccide”: il nuovo libro di Francesca Totolo
È uscito il nuovo libro-inchiesta di Francesca Totolo intitolato Le vite delle donne contano. Lola, Pamela e Desirée: quando l’immigrazione uccide (386 pp.; 25,00€) pubblicato da Altaforte Edizioni. Con la prefazione di Francesco Borgonovo, la postfazione di Chiara Magnificat e una toccante lettera scritta da Alessandra Verni, la coraggiosa e determinata mamma di Pamela Mastropietro, il libro tratta delle violenze contro le donne e dei femminicidi commessi da immigrati, clandestini, richiedenti asilo e rifugiati in Italia e in altre nazioni europee colpite dall’immigrazione di massa come la Francia, la Germania, il Regno Unito, la Svezia, la Grecia e la Spagna.
Attraverso statistiche nazionali ufficiali e fatti di cronaca, Le vite delle donne contano documenta il fallimento della società multiculturale nel Vecchio Continente e l’inadeguatezza delle politiche di accoglienza dei governi europei.
Il libro di Francesca Totolo e le tante storie dimenticate
Da Pamela a Desirée, passando per Lola, Iris, Audrey, Leonie ed Emily, l’autrice racconta le storie delle ragazzine e delle donne uccise per la seconda volta dal politicamente corretto perché il loro carnefice non era un “figlio sano del patriarcato” europeo.
Lo stupro come diritto di preda che riporta indietro la memoria ai tempi delle Marocchinate, l’aumento esponenziale dei delitti d’onore e la tratta delle bianche in Inghilterra sono le estreme conseguenze dell’avere permesso l’invasione di culture non assimilabili a quella europea.
Per quanto riguarda l’Italia, le statistiche del Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale in merito al reato di violenza sessuale sono sempre più allarmanti. Dal 2018 al 2023 il 38% delle persone denunciate/arrestate per stupro ha riguardato stranieri, che rappresentano il 9% dei residenti in Italia considerando anche i clandestini. Stando ai numeri, si registra tra gli immigrati un tasso di violenze sessuali sei volte superiore rispetto a quella degli italiani, che arriva a 25 volte superiore tra gli irregolari. Nello specifico, 11.141 donne sono state stuprate da stranieri, 4.231 da immigrati irregolari.
La prefazione di Borgonovo
Francesco Borgonovo scrive nella prefazione al libro: «Se a stuprare è un immigrato, ancor meglio se presunto profugo o richiedente asilo, la violenza diventa meno fastidiosa, in fondo comprensibile. Questo giustificazionismo è pericoloso, perché ci impedisce di vedere chiaramente quello che sta accadendo». Quello che sta accadendo è che le vittime del fallimento della società multiculturale non hanno avuto voce e, troppo spesso, nemmeno una vera giustizia. Le vite delle donne contano vuole essere il loro estremo grido di dolore.