L’attentatore di Trump ha promesso migliaia di dollari “a chi finisce il lavoro”: la lettera lasciata a un amico

23 Set 2024 17:51 - di Gabriele Alberti
Trump lettera attentatore

“Questo è stato un tentato assassinio di Donald Trump”. Così recita una nota che Ryan Routh ha lasciato ad un amico. L‘uomo che lo scorso 15 settembre si è appostato armato fuori dal golf club di Donald Trump di Palm Beach, ha lasciato questo “appunto”, secondo quanto emerge dai documenti depositati lunedì dai procuratori prima dell’udienza. Udienza in cui il giudice federale dovrà decidere se Routh, che finora è incriminato solo per possesso illegale di armi, debba essere scarcerato su cauzione.

La lettera dell’attentatore di Trump lasciata a un amico: soldui a chi finisce il lavoro”

La nuova prova potrebbe aiutare l’accusa a rafforzare le proprie argomentazioni: che l’uomo – che si è dato alla fuga dopo che un agente del Secret Service si è accorto della canna del suo fucile ed ha aperto il fuoco – aveva effettivamente intenzione di uccidere l’ex presidente. E’ stato l’amico di Routh a contattare la polizia, spiegando che l’uomo alcuni mesi fa gli aveva dato una scatola da custodire. Dopo aver saputo del suo arresto in Florida, l’uomo ha aperto la scatola trovandovi una lettera scritta a mano. “Caro mondo, questo era un tentativo di assassinio di Donald Trump, ma ho fallito, ho fatto del mio meglio”: così recita la lettera in cui si offre una ricompensa a sei cifre a chi sarà in grado di “finire il lavoro”.  “Sta a voi finitr il lavoro. Offrirò 150 mila dollari a chiunque riuscirà a portare a termine il compito”. Nel biglietto l’attentatore aveva definito Trump non adatto a fare il presidente.

E’ stato l’amico dell’attentatore di Trump a contattare la polizia

La nota era stata lasciata mesi prima di passare all’azione. Segnale che Routh aveva pianificato da tempo il suo tentativo di uccidere l’ex presidente. Il biglietto rende più grave la posizione dell’attentatore, per il quale i procuratori hanno chiesto una lunga detenzione in attesa del processo – riporta Repubblica-. Ma esclude l’ipotesi che ci fosse una talpa all’interno dell’entourage di Trump. . Routh aveva scritto a mano una serie di posti con le date di agosto, settembre e ottobre, dove l’ex presidente si sarebbe potuto trovare. Andando a giocare a golf ogni domenica, Trump aveva circoscritto il suo raggio d’azione a una serie di resort. Inoltre, tracciando i movimenti di uno dei cellulari dell’attentatore, l’Fbi ha scoperto che il 18 agosto, un mese prima di passare all’azione, Routh si trovava in perlustrazione vicino alla residenza di Trump, a Mar-a-Lago.

Gli agenti dell’Fbi hanno sequestrato in tutto sei cellulari, incluso uno che conteneva ricerche su Google su come raggiungere il Messico da Palm Beach, una lista con numeri di telefono legati all’Ucraina, considerazioni su come andare volontario in guerra contro i russi, critiche ai governi di Russia e Cina, dodici paia di guanti, una patente dele Hawaii intestata a Routh e un passaporto.

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