La nuova Commissione europea, chi sono le commissarie e i commissari della squadra von der Leyen
«Oggi presenterò la mia squadra per i prossimi cinque anni. Un team di donne e uomini competenti e motivati, pronti a lavorare insieme. Per un’Unione più forte. Per un’Europa più sicura. Per un’Europa più competitiva»: sono le parole con cui Ursula von der Leyen, a Strasburgo, ha aperto la conferenza stampa in cui ha annunciato la sua proposta per la nuova Commissione europea. Le nomine dovranno poi essere approvate dal Parlamento Europeo, dopo le consuete audizioni. Von der Leyen, rieletta a giugno presidente dell’esecutivo della Ue, ha poi elencato i nomi dei commissari e delle commissarie (undici in totale, pari al 40% della Commissione). Sei le vicepresidenze esecutive.
Sono sei le vicepresidenze esecutive proposte da von der Leyen per la nuova Commissione. I sei ruoli apicali spetteranno alla spagnola Teresa Ribera, alla finlandese Henna Virkkunen, al francese Stéphane Séjourné, alla estone Kaja Kallas, alla romena Roxana Minzatu e all’italiano Raffaele Fitto. Quattro donne e due uomini, dunque. Di seguito, i dicasteri che sono stati loro assegnati:
Commissione europea: le sei vicepresidenze
Kaja Kallas (Estonia, Liberale): la premier estone è stata nominata come Alta rappresentante per la politica estera dell’Unione. Il suo nome è stato tra i primi confermati già a giugno, dopo un accordo tra popolari, socialisti e liberali; circolava del resto tra le possibili nomine al vertice della Nato. Da febbraio è stata inserita da Mosca nella lista dei ricercati: è il primo leader straniero ad avere ricevuto questo trattamento dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Henna Virkkunen (Finlandia, PPE): Commissaria alla Sicurezza e alla Sovranità tecnologica. La Finlandia è stata tra i primi Paesi ad aderire all’appello della presidente von der Leyen all’equilibrio di genere, indicando una commissaria. Virkkunen, 52 anni, è un giornalista. La spagnola Teresa Ribera, socialista, sarà vicepresidente esecutiva per la transizione pulita, giusta e competitiva (cioè una supervisione ai temi del Green Deal, piano per decarbonizzare e industrializzare l’economia, portafoglio che però spetta al «falco» olandese Wolke Hoekstra): la sua nomina comprende anche la funzione di commissaria per la concorrenza, tra le funzioni più ambite per i forti poteri di controllo del mercato. L’italiano Raffaele Fitto, unico membro afferente al gruppo parlamentare dei Conservatori e Riformisti in una Commissione a decisa maggioranza Popolari, vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme.
Roxana Minzatu (Romania, socialdemocratica): Commissaria responsabile per i talenti e le competenze. Classe 1980, curriculum breve ma di peso, già un incarico da ministra (ai fondi europei, fino al 2019). Stéphane Séjourné (Francia, liberale), che all’ultimo ha preso il posto di Thierry Breton, è Commissario per la Strategia Industriale. Macronista della prima ora, già consigliere del capo dello Stato poi presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo, nel gennaio scorso Séjourné a soli 38 anni è diventato il più giovane ministro degli Esteri della Quinta Repubblica, nominato dal più giovane premier, il 35enne Gabriel Attal, con il quale peraltro era stato lungamente legato in una unione civile finita mesi prima dell’ingresso al governo. Ha preso il posto di Thierry Breton
I commissari e le commissarie
Maroš Šefčovič (Slovacchia, socialdemocratico) è il Commissario per il Commercio e la sicurezza economica, un nuovo portafoglio che comprende anche la politica doganale, e Commissario per le relazioni interistituzionali e la trasparenza.
Andrius Kubilius (Lituania, PPE): Commissario per la Difesa e lo Spazio. Temi di grande attualità che toccano per esempio la lunga discussione sulla Difesa comune europea. Kubilius, ex premier lituano, piuttosto conservatore, noto come «falco» anti-Putin, si occuperà anche di aumentare il budget per la difesa. Scelta significativa affidare Kubilius e Kallas, due esponenti dei Paesi baltici, i più esposti alle minacce che arrivano da Est, la gestione delle relazioni con Kiev e Mosca, e la nuova strategia industriale nella difesa.
Piotr Serafin (Polonia, PPE): al fedelissimo dell’europeista Tusk, rappresentante permanente della Polonia nella Ue dal 2023, la nomina di commissario per il Budget. Un ruolo di peso per un Paese che, con le recenti elezioni, è tornato nell’alveo democratico e ha abbandonato le posizioni euroscettiche del precedente governo. Serafin è stato capo dello staff di Tusk quando quest’ultimo era presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019.
(Austria, PPE): Commissario agli Affari interni e alle migrazioni. Brunner è Ministro delle finanze dell’Austria da dicembre 2021, e ha in mano al momento uno dei temi più caldi dell’Unione, dopo numerose tornate elettorali dove l’argomento delle migrazioni si è rivelato decisivo.
Wopke Hoekstra (Olanda, PPE): Commissario uscente per il Clima, continuerà a mantenere il portafoglio per l’Azione climatica anche nel prossimo collegio dei commissari. Gestirà, cioè, parti importanti del «Green Deal», l’accordo per la transizione verde, che ha ereditato dal connazionale Frans Timmermans quando, lo scorso anno, questi è rientrato in patria per correre da premier (perdendo).
Jozef Síkela (Repubblica Ceca, Indipendente): Commissario per le partnership internazionali. Compresa la spesa per lo sviluppo internazionale e il contraltare dell’UE alla «Belt and Road Initiative» della Cina.
Dubravka Suica (Croazia, PPE): Commissaria per il Mediterraneo
Oliver Varhelyi (Ungheria, Indipendente): Commissario alla Salute e al benessere animale (in precedenza era Commissario all’Allargamento)
Valdis Dombrovskis (Lettonia, PPE): Commissario per l’Economia e la produttività, commissario per l’Attuazione e la semplificazione
Dan Jorgensen (Danimarca, socialdemocratico): Commissario all’Energia
Apostolos Tzitzikostas (Grecia, PPE): Commissario ai Trasporti
Christophe Hansen (Danimarca): Commissario all’Agricoltura.
Hadja Lahbib (Belgio, Liberale): Commissaria a Crisis Management con delega all’Eguaglianza
Michael McGrath (Irlanda, Liberale): Commissario alla Giustizia e allo Stato di diritto
Marta Kos (Slovenia, Liberale, ma deve essere ancora confermata dal governo di Lubiana): Commissaria per l’Allargamento, responsabile anche del vicinato orientale
Maria Luís Albuquerque (Portogallo, PPE): Commissaria ai Servizi finanziari e all’Unione degli investimenti
Costas Kadis (Cipro, PPE): Commissario alla Pesca e agli Oceani
Jessica Roswall (Svezia, PPE): Commissaria all’Ambiente, alla Resilienza idrica e all’Economia circolare competitiva. Cioè a un altro «pezzo» del Green Deal, che non è più gestito da un solo commissario ma è una voce di più portafogli.
Ekaterina Zaharieva (Bulgaria, PPE): Commissaria alle Startup, alla Ricerca e all’Innovazione Glenn Micallef (Malta, socialdemocratico): Commissario alla Giustizia Intergenerazionale, alla Gioventù, alla Cultura e allo Sport.