Incinta a 14 anni per la “Sex roulette”, l’ultima folle sfida social tra giovanissimi. Gli esperti: “Questi ragazzi vanno aiutati”

24 Set 2024 13:15 - di Redazione
sex roulette

Incinta a 14 anni dopo essere caduta nella trappola di una “challenge” lanciata sui social, la “Sex roulette”, interamente basata sul fatto di avere rapporti sessuali con sconosciuti sfidando la sorte: chi resta incinta, perde. A raccogliere l’incredibile vicenda è stata l’agenzia di stampa Adnkronos tramite l’avvocato della famiglia della giovanissima vittima della “sfida”, il legale Marina Condoleo, membro dell’organizzazione di Road to Green che si occupa di fare informazione ed educazione nelle scuole. Ed è proprio lì che il legale è venuto a contatto con l’adolescente. “Circa un anno fa con l’associazione ho creato un programma destinato agli studenti che si chiama ‘Legal Love’, in cui esperti e medici fanno degli incontri all’interno delle scuole aderenti per dare indicazioni utili ai giovani”, ha detto Condoleo, che è cofondatrice di “Legal Love” insieme al presidente di Road to green 2020, Barbara Molinario. Il tema delle challenge del disagio giovanile, con un particolare focus sul ruolo dei social, sarà anche al centro di un incontro che si terrà a Roma il 26 settembre e al quale prenderanno parte medici, associazioni ed esperti per confrontarsi su queste tendenze che rappresentano un rischio per i più giovani.

Incinta a 14 anni a causa di una sfida social

“Avevamo già notato un grandissimo interesse tra i ragazzi soprattutto quando trattavamo l’argomento delle challenge social. E durante un incontro sono venuta in contatto con una giovanissima che ha voluto confidarsi con me e mi ha raccontato di essere incinta in seguito ad una ‘Sex Roulette'”, ha raccontato l’avvocato Condoleo, parlando con l’agenzia di stampa. Si tratta di una sfida nata tra annoiati ricchi miliardari di Belgrado, che si è poi diffusa piuttosto rapidamente in Spagna e nel Regno Unito e, purtroppo, da poco tempo anche in Italia. Le regole del gioco? Perde chi rimane incinta. Un ‘diversivo’ giovanile che si è diffuso al punto che sono nate varianti sempre più sconvolgenti. Per aumentare la pericolosità, in alcune versioni, uno dei partecipanti è sieropositivo. Regola cardine: nessuno conosce l’identità degli altri partecipanti, quindi nessuno è a conoscenza di chi è il positivo.

Cos’è la “Sex roulette”, la challenge che sta facendo vittime anche in Italia

“Quando ho chiesto alla ragazza se il padre fosse a conoscenza della gravidanza, mi ha risposto di non sapere chi fosse il padre, perché ‘è il figlio di una Sex Roulette’”, ha spiegato il legale. “Attraverso dei canali social si indice la sfida, si forma un gruppo di aderenti e si creano delle chat parallele dove i giovani si intercettano fra di loro per accordarsi ed avere una serie di rapporti sessuali senza l’uso del profilattico”, è lo sconvolgente racconto dell’avvocato Condoleo all’Adnkronos. Ma c’è di più: “La ragazzina era turbata non solo per il fatto di essere incinta, ma per il fatto di aver perso la challenge, e di ‘essere tagliata fuori’. Il fatto di aver perso il branco la destabilizzava. Sottolineo – ha aggiunto l’avvocato – che si tratta della figlia di una famiglia non per bene, di più”.

L’avvocato Condoleo: “Questi ragazzi vanno aiutati”

Oggi la giovanissima è “al sesto mese di gravidanza, l’ha voluto tenere ed è stata aiutata da una mamma eccezionale a cui l’ho aiutata a dirlo durante un incontro non facile e da un team di psicologi che ruotano intorno al nostro progetto”, ha raccontato Condoleo, avvertendo che “questi ragazzi vanno aiutati. Si passa dalla totale asessualità dell’infanzia a una sessualità estrema, questo perché sono talmente tanto presi dalla realtà parallela dei social che tutto ciò che è fisico è a loro estraneo”. I ragazzi “hanno una sofferenza dovuta in primis purtroppo delle famiglie, per chi è i genitori sono costretti a lavorare entrambi. E si perdono dei pezzi che poi sono quelli più importanti. Cyberbullismo, problemi alimentari, problemi depressivi e così via”.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi