Filippo Taranto rettifica: “Non sono più il sindaco di Montalbano Elicona e non condivido le idee di Povia”
In merito all’articolo pubblicato il 28 agosto sul “Secolo d’Italia”, dal titolo “La rivincita di Povia sulla sinistra che imbavaglia. Il sindaco “non rosso”: “Il più bel concerto mai visto”, riceviamo e pubblichiamo la precisazione del dott. Filippo Taranto, citato impropriamente nel pezzo da noi e da altre testate. Ci scusiamo per lo scambio di persona con il diretto interessato e con i nostri lettori.
“Leggo con stupore che da qualche ora su alcune testate giornalistiche online viene riportato il mio nome quale Sindaco di Montalbano Elicona relativamente ad una affermazione riguardante il concerto, che recentemente ha avuto luogo nel mio paese. A tal proposito vorrei precisare quanto segue: “Sono stato Sindaco del comune di Montalbano Elicona dal 2012 al 2022 pertanto, in atto, non ricopro più questo ruolo istituzionale e comunque nel corso dei decenni trascorsi, a partire dagli anni ottanta, senza voler togliere nulla all’esibizione e alla professionalità dell’artista Povia, la piazza di Montalbano è stata teatro di grandiosi concerti di artisti che hanno segnato e scritto e continuano a scrivere la storia della musica Italiana (Marcella Bella; Loredana Bertè,, Enrico Ruggeri, Matia Bazar, Roberto Vecchioni, Albano e Romina, I Nomadi e ancora tantissimi altri) e che sono rimasti nella storia del paese; inoltre riguardo alla polemica politica riguardante le idee dell’ artista recentemente esibitosi, essendo un medico e avendo come obiettivo precipuo della mia professione la difesa della vita in ogni sua forma ed essendo stato un convinto assertore dell’efficacia della vaccinazione come mezzo principale di difesa dell’infezione del sars–Cov 2 (durante gli ultimi due anni della mia sindacatura sono stato in prima persona promotore di un’intensa campagna vaccinale nel comune che amministravo raggiungendo un target di oltre il 90%) non ho mai condiviso, ne avrei potuto altrimenti, condividere le affermazioni che Povia esternava nel corso dell’epoca pandemica, così come non ho mai condiviso, ne condivido, le sue idee omofobe e discriminatorie nei confronti degli omosessuali e di ogni categoria sociale che non rientra nella cosiddetta normalità”.