Elon Musk sfotte Thierry Breton, l’uomo che voleva multare X: “Bon voyage”

18 Set 2024 15:46 - di Redazione
Musk

Siparietto social tra i due acerrimi nemici Elon Musk e Thierry Breton. Il boss di X ha salutato l’ormai ex commissario Ue francese, fresco di dimissioni, con un sarcastico “Bon voyage”, lasciando intuire una certa soddisfazione per l’uscita di scena del parigino, che negli ultimi anni aveva ingaggiato uno scontro muscolare con le Big Tech – e con X in particolare – nel tentativo di mettere ordine al “far west del digitale” grazie ai due pacchetti legislativi Digital services act e Digital markets act.

La replica di Breton: “C’è posto su Marte?”

Pronta la replica di Breton che, dopo aver minacciato ad agosto il magnate di imporre dure sanzioni a X se avesse diffuso fake news nel corso del suo live con Donald Trump, ha colto l’occasione di lanciare un’ultima frecciatina. “Merci! Ci sono ancora biglietti per Marte? Ho qualche idea per regolamentare anche da quelle parti…”, ha risposto l’ex responsabile del mercato interno Ue, con un chiaro riferimento al recente annuncio di Musk sulla missione SpaceX verso il pianeta Rosso.

Lo scontro Musk Breton

Breton aveva iniziato una vera e propria guerra contro X. Da tempo le istituzioni europee accusano X di violare le regole, in particolare il Digital Services Act (Dsa), un regolamento europeo da poco entrato in vigore con l’obiettivo teorico di garantire maggiore protezione ai consumatori e voluto proprio da Breton. Prima dell’intervista di Musk a Donald Trump sulla sua piattaforma social Breton, che in teoria non avrebbe dovuto avere sovranità o interessi ad intervenire su una questione extraeuropea, aveva palesemente minacciato il magnate americano di dure sanzioni se avesse introdotto delle fake news. E aveva ipotizzato una multa fino al sei per cento del fatturato del colosso americano in caso di ulteriori violazioni. Musk aveva risposto con durezza, accusando il commissario francese di essere un autocrate. Fino allo sfottò odierno.

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