Cecilia Parodi, l’odiatrice antisemita, cancellata dal concerto pro Gaza. E i social ribollono

16 Set 2024 18:04 - di Eugenio Battisti

Un concerto per la pace diventa un casus belli. Colpa della odiatrice antisemita di professione Cecilia Parodi prevista, e poi cancellata, dalla scaletta del concerto per Gaza in programma il prossimo 28 settembre a Napoli nell’ex base Nato di Bagnoli. La motivazione è lineare: la signora si è distinta per frasi dichiaratamente antisemite (vi odio tutti) sui social che le sono valse denunce e accuse di reato.

Concerto pro Gaza, cancellata la presenza di Cecilia Parodi

“Credo che abbia impegni per quella data. Questo ci è stato detto. Ma non conosco l’artista in questione”, così, telegrafico all’Adnkronos Alessandro Di Rienzo di Kosmopolis, l’associazione che si occupa della raccolta dei fondi dell’evento. Un concertone in salsa palestinese a cui parteciperanno tra gli altri Max Gazzè, Daniele Silvestri, Valerio Mastandrea e Isa Danieli. Era stata nei giorni scorsi la senatrice a vita Liliana Segre a sollevare il caso della presenza della scrittrice antisemita e attivista di sinistra. Parodi, infatti, è indagata a Milano per “istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa” e per “diffamazione aggravata dall’odio razziale”. Non un dettaglio. La scrittrice su Instagram aveva scritto: “Odio tutti gli ebrei, tutti gli israeliani, dal primo all’ultimo, odio tutti quelli che li difendono” come i giornalisti e i giornalisti che aveva definito “paraculi”. E ancora: “Perché avete rovinato il mondo? Ci avete depredato di ogni diritto, della giustizia. Vi odio tutti… Spero di vederli tutti impiccati! Giuro che sarò la prima della fila a sputargli addosso”.

Lo sdegno dei social: antisemitismo feroce, mascherato

Risultato: nella locandina aggiornata che pubblicizza il concertone non compare il nome della Parodi. Ma la polemica non si chiude e la bufera ricomincia. Sui social crescono di ora in ora i commenti di sdegno. “Antisemitismo feroce mascherato d’aiuto umanitario”. “Che vergogna, le persone sembrano insensibili all’antisemitismo”.  Ma anche “Nessuno si è dissociato”. Gli organizzatori si difendono dicendo di non conoscere la protagonista. Difficile da credersi. E infatti sulla rete nessuno ci crede. “Artisti scelti a caso, consultando le pagine gialle”. Per ora tutto tace, nessuno degli artisti previsti è ancora sceso in campo.

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