Caso Trocchia-Giudice, la replica di Corrado Formigli al “Secolo” non convince Gardini (FdI)
La replica di Corrado Formigli al “Secolo d’Italia“, sull’articolo nel quale ci si chiedeva perché non si fosse occupato del caso delle presunte molestie sessuali di cui sono accusati i giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice, non convince Elisabetta Gardini, che scrive: “Finalmente Formigli rompe il silenzio sul caso della denuncia per violenza sessuale contro Nello Trocchia e Sara Giudice, ma la sua replica al Secolo d’Italia è imbarazzata e imbarazzante. Formigli invoca per sé una discrezione che non ha mai concesso agli altri, facendo finta di non vedere quanti argomenti di grande interesse ci sono in questa vicenda. Perché non è stato attivato il codice rosso? Perché Formigli, a differenza di altri soggetti presenti alla festa della Giudice, non è stato ascoltato? Perché la Giudice dichiara che è stata fatta terra bruciata attorno alla denunciante, che avrebbe così perso la possibilità di lavorare con Piazza Pulita?”, si chiede il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. “Se Formigli sostiene che le cose sono andate diversamente, perché non ne chiede conto alla Giudice? Se quanto abbiamo letto sinora dalla stampa avesse coinvolto soggetti a cui il conduttore rivolge abitualmente l’attenzione, gli avrebbe dedicato senza dubbio numerose puntate. Invece oggi ribatte stizzito che la faccenda non lo riguarda affatto. In realtà i motivi per approfondire il caso sono diversi, anche per scongiurare il sospetto che sia stato riservato un trattamento di favore alle persone coinvolte in questa storia”.