Bufera social sulla pilota dell’incidente di Torino. Aveva scritto: “Anche noi donne sappiamo guidare una Lancia Rally”

16 Set 2024 19:52 - di Redazione
barbara riolfo

L’incidente avvenuto domenica al salone dell’auto di Torino, con dodici persone investite, vede in queste ore una vittima collaterale dei social: si tratta di Barbara Riolfo, pilota della vettura che è sbandata sulla folla.

Chi è Barbara Riolfo

Barbara Riolfo, originaria di Alba è una pilota non professionista, con la passione per l’auto «nel sangue». Dopo la – riporta il Corriere – Maturità al liceo artistico Ego Bianchi di Cuneo si è specializzata nel restauro e poi ha applicato i suoi studi al ripristino delle auto d’epoca. Con il marito Ivano Toppino, carrozziere, ha fondato l’Atelier Toppino, un laboratorio specializzato a Pocapaglia.

Ma il post Instagram datato 8 luglio e rimosso in queste ore, è diventato virale sui Social, si legge: “Dedicato a tutte le donne. Mi ci è voluto molto tempo per trovare la mia voce. E ora che ce l’ho non rimarrò in silenzio. Anche le donne sanno guidare. Anche le donne sanno guidare una Lancia Rally 037 Martini Racing ex Bettega autentica. Sotto la pioggia battente. Ogni onore è gloria”.

Bersaglio degli hater per il post prima dell’incidente di Torino

Gli hater e i leoni da tastiera si sono scatenati ferocemente con ironie gratuite: “Torna in cucina che il sugo non si mescola da solo”. L’attacco degli hater ha costretto Barbara Riolfo a rendere il suo profilo di Facebook privato, ma dei commenti sono ancora visibili, proprio sotto la foto dell’auto, e più di uno è di stampo sessista. “Prendi secchio e torna a pulire i cerchi delle auto”, scrive un utente.

E ancora: “Cambia hobby pilotare un’auto non è per te, torna in casa a lavare i piatti”. Ma c’è anche chi difende la pilota: “Mi sa che qui siamo tutti piloti se c’è un incidente, tutti allenatori ai mondiali, tutti premier alle elezioni…tutti fenomeni. Ma tanto lei che sicuramente non è stupida, continuerà a guidare la sua auto… pagherà se dovrà pagare, e vivrà la sua vita”. 

“Non mi toccano, perché non conoscono né me né la mia famiglia – commenta la pilota con l’ANSA – ho trovato conforto negli amici e nei piloti che comprendono la situazione e mi stanno facendo sentire la loro presenza”.

 

Commenti

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  • Clif 17 Settembre 2024

    Arroganza, presunzione e stupidità . Guidare un’auto non è da tutti le statistiche confermano come il numero di incidenti con lesioni e mortali, siano sempre alti in Italia. Tutti piloti, ma poi chissà quanti sanno controllare un veicolo quando a causa della velocità non adeguata alla strada si perde il suo controllo. La s.ra
    ” pilota ” n’è il classico esempio. Il vero conducente e non pilota è colui che ha rispetto e osservanza delle regole stradali.
    Non esistono strade che devono adattarsi al conducente ma il contrario, quest’ultimo deve adattare la guida alle circostanze alle situazioni contingenti.

  • Luciano Verzegnassi 17 Settembre 2024

    Nelle dimostrazioni da rally la guida “spericolata” é praticamente d’obbligo. Quindi spetta agli organizzatori prevenire gli incidenti tramite apposite protezioni. Il pilota della vettura non può fare nulla quando la stessa sbanda a causa delle condizioni tmosferiche avverse.
    Quindi, che sia uomo o donna, non cambia niente.

  • Giuseppe Tolu 17 Settembre 2024

    Non voglio giudicare nessuno, me ne guarderei bene. Brava pilota, però, secondo me, sarebbe stata se avesse evitato l’incidente, invece di causarlo. Comunque, tanti auguri.

  • Giuseppe Tamago 17 Settembre 2024

    Un bel tacer non fu mai scritto