L’America’s Cup celebra il genio di Guglielmo Marconi: “Fu il primo startupper italiano”
L’America’s Cup, la più importante competizione velistica del mondo, celebra il genio di Guglielmo Marconi, il grande scienziato italiano premio Nobel per la fisica e inventore della radio.
Le celebrazioni dell’America’s Cup per Guglielmo Marconi
In occasione della 37esima edizione dell’America’s Cup a Barcellona, il Comitato nazionale per le celebrazioni del 150esimo anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi e la Marina militare promuovono un grande evento il 31 agosto, alle ore 20 al porto di Barcellona, a bordo della Nave Palinuro.
Aprirà l’evento con indirizzo di benvenuto il comandante di Nave Palinuro, capitano di fregata Samuele Mondino, e a seguire interverranno il console generale d’Italia a Barcellona, Emanuele Manzitti, un rappresentate del team Luna Rossa Prada Pirelli, il principe Guglielmo Giovannelli Marconi, nipote del premio Nobel, e Giulia Fortunato, presidente della Fondazione Guglielmo Marconi e del “Comitato nazionale Marconi 150”, istituito dal ministero della Cultura.
Un racconto visivo tramite una mostra su 14 pannelli su tela narrerà l’avventura di Guglielmo Marconi in relazione all’America’s Cup; verrà reso omaggio alla sua figura anche con l’esecuzione di arie di Giacomo Puccini, con cui Marconi aveva un legame di amicizia, nella ricorrenza del centenario della morte del grande compositore, eseguite da giovani artisti dell’Accademia del Teatro San Carlo di Napoli.
Un grande evento di profonda valenza simbolica per celebrare l’indissolubile rapporto fra Marconi e il mare, a cui sono legate le sue ricerche e invenzioni, ma anche le regate dell’America’s Cup.
La grandezza di Marconi e il suo rapporto con l’America’s Cup
“Guglielmo Marconi si può considerare il primo “startupper” italiano, giovane, intraprendente, determinato, dalla grande capacità tecnica, con spiccata predisposizione alle relazioni pubbliche e che persegue l’immediata applicabilità della sua scoperta: il progresso è nelle sue mani al servizio della comunità, in primis di chi va per mare e che per la prima volta nella storia può comunicare dall’alto mare. La sua avventura legata all’America’s Cup del 1899 fu un’operazione straordinaria anche di marketing”, scrivono i rappresentanti del comitato per le celebrazioni.