Crosetto: “Mattarella è un pilastro della nazione. Per un mio like hanno inventato un titolo”

8 Ago 2024 11:19 - di Vittorio Giovenale

Il ministro della Difesa Guido Crosetto interviene su X per chiarire la sua posizione: “Ieri ho messo un ‘mi piace’ ad un tweet di Enrico Costa. Lo faccio spesso, da anni, sulle sue riflessioni garantiste”, ma “non attaccherei mai Mattarella, che considero un pilastro della nostra nazione, non solo per il ruolo istituzionale che riveste in questi anni ma per la sua storia e per l’amicizia che mi lega a lui”.

Crosetto, che ieri ha rilanciato il tweet del deputato di Azione Enrico Costa, che alludendo alla mancata promulgazione da parte di Mattarella del ddl sull’abuso d’ufficio, aveva scritto: “28 giorni fa è stato approvato definitivamente dal Parlamento il ddl Nordio con l’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Non è ancora in Gazzetta Ufficiale”.  

Crosetto: hanno inventato un mio attacco a Mattarella

Crosetto rivendica di aver sempre apprezzato le posizioni di Costa “anche quando non è stato tenero nei confronti dell’esecutivo di cui faccio parte o, ancor prima del Governo Meloni, quando aveva una linea diversa da quella di Fratelli d’Italia su alcuni temi della Giustizia. Oggi leggo su diversi quotidiani cose del tipo ‘Governo contro il Quirinale’, ‘Il Governo attacca…'”, osserva il ministro, che quindi intende “ribadire alcune cose: Crosetto quando vuole attaccare lo fa direttamente, non usando parole di terzi; Costa è di Azione, un esponente dell’opposizione, non di certo del Governo; non mi occupo di Giustizia ma ne parlo (per quanto vi sia difficile da accettare, da cittadino, in modo disgiunto dal mio ruolo istituzionale) perché non penso possa esistere una democrazia compiuta senza una Giustizia equa e super partes; Come mai non hanno mai titolato ‘Crosetto contro il Governo’ quando ho messo mi piace ai suoi tweet che, per fare solo uno dei mille possibili esempi, propongono la commissione di inchiesta sulla giustizia (con la g minuscola)? È proprio vero che ad agosto spesso il vero giornalismo va in vacanza…”, conclude Crosetto.

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