L’ultima trovata di Bonelli e Fratoianni: “Vent’anni per ecocidio”, Calenda: “Proposta demenziale”
Ecocidio, un neologismo aberrante. Vent’anni di carcere, una pena che raramente viene riservata agli assassini. Bonelli e Fratoianni, l’accoppiata di Avs, vorrebbero infliggerla a chi compie reati di “ecocidio”. La proposta di legge è stata depositata alla Camera e ha già suscitato diverse ilarità.
Il testo di legge e i vent’anni di galera previsti
Il testo per, “L’introduzione del reato di ecocidio”, a firma dei deputati Zaratti, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti è stato pubblicato sul sito della Camera. Nella premessa si legge, che, “introdurre il reato di ecocidio nel nostro ordinamento vuol dire anche cambiare le regole di base con cui opera l’economia nazionale perché renderebbe giuridicamente e moralmente inaccettabile un eventuale grave danno alla natura, e conseguentemente riuscirebbe ad allontanare i finanziamenti dalle pratiche che distruggono in modo significativo gli ecosistemi”. Qual è l’ecocidio? Vallo a capire. Nel testo si legge, in maniera confusa, che si tratta di, ” qualsiasi atto illecito o arbitrario commesso con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità che il medesimo atto causi un danno grave e diffuso o a lungo termine all’ambiente o a un ecosistema”. In parole povere, chi buttasse cento litri di benzina in un fiume o in un mare( cosa ovviamente grave) potrebbe avere una pena simile a un omicidio.
Un diritto da Germania dell’Est
La cosa più agghiacciante è il paragrafo in cui si legge: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque viola le disposizioni di cui alla presente legge è punito con la pena della reclusione da dodici a venti anni”. Per cui l’ipotetico responsabile del versamento di cento litri di benzina in acqua sconterebbe almeno dodici anni, una pena che non viene comminata nemmeno a chi è colpevole di concorso esterno per mafia. Una concezione del diritto da Germania dell’Est o meglio ancora DDR. Che viola il principio della proporzionalità della pena sancito in Costituzione grazie a gente come Calamandrei, Carnelutti(che fu collaboratore per diversi testi), Mortati e tantissimi grandi giuristi impegnati direttamente o indirettamente nella Costituente.
Calenda: ” Ecocidio? Una cosa da scemi”
“Quella di 20 anni di reclusione per ecocidio di Alleanza verdi e sinistra è una proposta demenziale. Continua questa assurda rincorsa al populismo che non ci condurrà da nessuna parte”, commenta su X il leader di Azione, Carlo Calenda. E stavolta è impossibile dargli torto.