Terzo polo, inizia la resa dei conti: Marattin sfida Renzi e si spacca anche “Italia Vipera”

12 Giu 2024 15:07 - di Lucio Meo

Italia Viva? Chiamatela Italia Vipera… “Stavolta penso di mettermi in gioco direttamente. Spero che ci sia correttezza”. Luigi Marattin, deputato di Italia viva, annuncia su ‘Il riformista’ che si candiderà al congresso di proposto da Matteo Renzi per l’autunno. Il partito, dopo il clamoroso flop delle urne europee, si avvia ad una riflessione dopo il flop degli Stati Uniti d’Europa alle elezioni europee. Con i primi screzi, però. Renzi annuncia il congresso, arriva la prima candidatura, immediatamente scatta la rivolta interna dei “renziani”… E figuriamoci quando di “terzo polo” nuovo bisognerà parlare con Calenda…

Terzo Polo, Marattin si lancia, Renzi lo fa frenare…

“La rottura del Terzo Polo è stato un crimine politico, di cui il deludente risultato di domenica è solo una conseguenza. Il gruppo unico Iv-Azione ce l’avevamo, e funzionava benissimo”, sottolinea Marattin. Ora “dobbiamo prendere atto della fine di un ciclo e ricostruire daccapo tutto, creando le condizioni politiche per un nuovo progetto. Ma deve essere un progetto che parta dal basso, coinvolgendo energie nuove. E non dalle lotte intestine tra gruppi dirigenti”.

La fedelissima di Renzi, la ligure Raffaella Paita, però alza subito un muro. “Ho idee diverse da te su altro. Per me il partito è una comunità in cui quando ci viene chiesto di correre si mette la faccia e non si scappa dai propri impegni. Io l’ho fatto, mettendoci faccia e cuore: sarebbe stato bello l’avessero fatto tutti quelli a cui Matteo l’ha chiesto. Un partito e una comunità in cui si fa campagna elettorale fino all’ultimo giorno, stando fino all’ultimo giorno in pista, non in spiaggia“, aggiunge la coordinatrice di Iv. Altra pesante accusa. “In cui non si mette sullo stesso piano chi come Calenda ha rotto il terzo polo e chi come noi ha cercato di ricucire – prosegue Paita – Dove chi prende duecentomila voti di preferenza candidandosi per dare una mano alla propria comunità viene ringraziato. E dove si rispetta il lavoro degli altri. Sarà un piacere confrontarsi…”.

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