Marion Maréchal invoca il modello italiano. “E’ un esempio vincente. Macron se ne dovrà andare”

15 Giu 2024 11:42 - di Redazione

“Il modello di coalizione delle destre italiano è un esempio vincente che dobbiamo importare in Francia e anche in Europa. L’ideale sarebbe stato avere una coalizione strutturale tra Rassemblement national, Reconquête, Repubblicani e le altre sigle minori dell’area della destra. Ma la strategia di Zemmour e la mancanza di coraggio dell’establishment gollista hanno reso per il momento impossibile questo sogno, non ascoltando il messaggio che arriva dai nostri elettorati”. A dichiararlo, in un’intervista a ‘Libero’ è Marion Maréchal. E’ lei che da giorani si sta spendendo in interviste e interventi per  richiamare all’unità tutte le sigle di area: un’intesa  “per il bene della Francia” che mandi in frantumi la decennale conventio ad excludendum verso la droite.

Marion Maréchal: “La coalizione delle destre italiano è un esempio vincente”

La 34enne nipote di Marine Le Pen è stata appena eletta all’Europarlamento nelle file di Reconquête. Ma  che Éric Zemmour, presidente e fondatore del partito, ha deciso di espellerla per questo “negoziato” col Rassemblement national iniziato da subito, non appena Macron ha sciolto le Camere rimandando il confronto politico alle imminenti legislative dopo la débacle di Renew Europe. Marion Marechal è fiduciosa. Marine Le Pen ha promesso un ”governo di unione nazionale”, in caso di vittoria del Rassemblement National alle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio. Evocando ”una grande speranza per decine di milioni di francesi”.

“Si apre uno scenario che potrebbe portare alle dimissioni di Macron”

“Tutti sondaggi – spiega a Libero- prospettano in quasi tutti i collegi una sfida tra la destra e la coalizione dell’estrema sinistra, con il partito di Macron tagliato fuori. Ciò ci dà un’alta probabilità di vittoria: perché sono convinta che al secondo turno anche buona parte degli elettori macronisti preferirà noi a Mélenchon”. Queto aprirebbe una stagione del tutto nuova: “Se così fosse per la prima volta nella storia una coalizione di destra si troverebbe ad avere la maggioranza assoluta in Parlamento; e dunque ad andare al governo. Se ciò non avvenisse, il solo altro scenario possibile è un Parlamento paralizzato: perché in ogni caso la coalizione di destra sarà imprescindibile. Questo scenario potrebbe portare nel giro di poco tempo Macron alle dimissioni e dunque a nuove elezioni presidenziali”.

“Zemmour rischia di mandare l’estrema sinistra al govern”

Considera molto coraggiosa la scelta di Ciotti ed è molto severa con  Zemmour. Sul primo dice: «Sono contenta che abbia avuto il coraggio di fare questa scelta. E mi dispiace soltanto che la maggior parte dei suoi dirigenti si sia rifiutata di seguirlo; non capendo l’importanza della fase storica che stiamo vivendo. Presentando dei loro candidati anti-coalizione commettono lo stesso errore di Zemmour e aumentano le possibilità di vittoria della sinistra. Per fortuna gli elettori questa cosa la stanno capendo e infatti le proiezioni dicono che i vecchi Repubblicani rischiano di sparire».

Qunato a Zemmour, «per danneggiare Marine Le Pen rischia di mandare l’estrema sinistra al governo in Francia. Così ho deciso di prendere le distanze chiedendo a Zemmour di non presentare candidati di divisione e dichiarando il mio sostegno ai candidati della coalizione di destra. Una posizione condivisa anche dagli altri due vicepresidenti, dalla quasi totalità dei nostri eletti al Parlamento europeo e al Senato, e da gran parte dei dirigenti. Speravo che ciò riportasse Éric alla ragione: sta invece proseguendo imperterrito per la sua strada».

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