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Kim regala due cani pregiati a Putin, i Pungsan: sono considerati perfetti per la caccia (video)

Kim regala due cani pregiati a Putin, i Pungsan: sono considerati perfetti per la caccia (video)

Cronaca - di Leo Malaspina - 20 Giugno 2024 alle 16:54

Due cani bianchi come la neve, due Pungsan, considerati perfetti per la caccia. Il leader nordcoreano Kim Jong Un li ha regalati al presidente russo Vladimir Putin durante la visita a Pyongyang. A riferirlo oggi, mentre Putin è ormai in Vietnam, sono i media ufficiali nordcoreani. Precisano, come segnala l’agenzia sudcoreana Yonhap, che il primo ‘incontro’ tra Putin e i due cani è avvenuto subito dopo la firma del patto per una “partnership strategica globale”. La Kcna ha diffuso una foto che ritrae Putin e Kim in un giardino, con i due cani all’interno di una recinzione. Nel 2018 Kim aveva donato un cane della stessa razza all’allora presidente sudcoreano Moon Jae-in come “dono di pace”. Durante il periodo coloniale, il Pungsan fu dichiarato un “tesoro nazionale” assieme al Jindo ed entrambe le razze furono riconosciute ufficialmente dal governo nipponico nel 1937.[2] In base a delle ricerche svolte dallo zoologo giapponese Tamezo Mori, professore dell’Università imperiale di Keijo, fu notato un legame tra le due razze coreane e quelle giapponesi, una relazione sfruttata in seguito dalla propaganda riguardo ai temi della purezza e dell’orgoglio nazionale.

I cani regalati a Putin: le caratteristiche dei pungsan

La preoccupazione della Corea del Sud

La Corea del Sud apre ad un possibile invio di armi a Kiev, dopo l’accordo di assistenza reciproca tra Vladimir Putin e Kim Jong un, che ha condannato, avvertendo che “avrà inevitabilmente un impatto negativo sulle relazioni” tra Mosca e Seul. “Stiamo pensando di riconsiderare la questione del supporto di armi all’Ucraina”, ha anticipato il direttore della sicurezza nazionale Chang Ho Jin, a causa della “seria preoccupazione” che Seul nutre nei confronti dell’accordo tra la Russia e la Corea del Nord.

In questo senso, Chang ha avvertito che qualsiasi intesa che contribuisca direttamente o indirettamente a rafforzare le capacità operative della Corea del Nord è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e dovrebbe quindi essere soggetto a controlli e sanzioni internazionali.

Intanto, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, Seul imporrà nuove sanzioni contro quattro navi, cinque società e otto individui per il loro coinvolgimento nella vendita e fornitura di armi e petrolio tra la Russia e la Corea del Nord.

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di Leo Malaspina - 20 Giugno 2024