Kim regala due cani pregiati a Putin, i Pungsan: sono considerati perfetti per la caccia (video)
Due cani bianchi come la neve, due Pungsan, considerati perfetti per la caccia. Il leader nordcoreano Kim Jong Un li ha regalati al presidente russo Vladimir Putin durante la visita a Pyongyang. A riferirlo oggi, mentre Putin è ormai in Vietnam, sono i media ufficiali nordcoreani. Precisano, come segnala l’agenzia sudcoreana Yonhap, che il primo ‘incontro’ tra Putin e i due cani è avvenuto subito dopo la firma del patto per una “partnership strategica globale”. La Kcna ha diffuso una foto che ritrae Putin e Kim in un giardino, con i due cani all’interno di una recinzione. Nel 2018 Kim aveva donato un cane della stessa razza all’allora presidente sudcoreano Moon Jae-in come “dono di pace”. Durante il periodo coloniale, il Pungsan fu dichiarato un “tesoro nazionale” assieme al Jindo ed entrambe le razze furono riconosciute ufficialmente dal governo nipponico nel 1937.[2] In base a delle ricerche svolte dallo zoologo giapponese Tamezo Mori, professore dell’Università imperiale di Keijo, fu notato un legame tra le due razze coreane e quelle giapponesi, una relazione sfruttata in seguito dalla propaganda riguardo ai temi della purezza e dell’orgoglio nazionale.
I cani regalati a Putin: le caratteristiche dei pungsan
La preoccupazione della Corea del Sud
La Corea del Sud apre ad un possibile invio di armi a Kiev, dopo l’accordo di assistenza reciproca tra Vladimir Putin e Kim Jong un, che ha condannato, avvertendo che “avrà inevitabilmente un impatto negativo sulle relazioni” tra Mosca e Seul. “Stiamo pensando di riconsiderare la questione del supporto di armi all’Ucraina”, ha anticipato il direttore della sicurezza nazionale Chang Ho Jin, a causa della “seria preoccupazione” che Seul nutre nei confronti dell’accordo tra la Russia e la Corea del Nord.
In questo senso, Chang ha avvertito che qualsiasi intesa che contribuisca direttamente o indirettamente a rafforzare le capacità operative della Corea del Nord è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e dovrebbe quindi essere soggetto a controlli e sanzioni internazionali.
Intanto, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, Seul imporrà nuove sanzioni contro quattro navi, cinque società e otto individui per il loro coinvolgimento nella vendita e fornitura di armi e petrolio tra la Russia e la Corea del Nord.