Ipocondria, cinque miliardi l’anno il costo delle malattie immaginarie in Italia
Ipocondria quanto mi costi. Bisognerebbe resuscitare il mitico Argan di Molière, che alla fine per curare i suoi inesistenti mali diventa medico, per capire l’importanza del fenomeno. Da tre a cinque milioni gli ipocondriaci seri in Italia, che( solo come spesa pubblica) costano ogni allo Stato cinque miliardi di euro. Una cifra però del tutto sottovalutata che non tiene conto dei soldi spesi per visite private, che porterebbero il conto almeno al doppio.
I costi dell’ipocondria
Tac, Risonanze magnetiche, Pet, analisi di laboratorio, radiografie, esami cardiovascolari, visite specialistiche. E’ lungo l’elenco delle prestazioni inappropriate che gravano sul Servizio Sanitario Nazionale e che tolgono spazio a chi ne ha veramente bisogno.
Un rosario infinito di prestazioni che potrebbero essere evitate e che, invece, vedono flotte di persone correre dietro al medico.
Le malattie più temute
Le malattie più temute sono quelle, ovviamente, potenzialmente mortali: tumori, leucemie, patologie cardiovascolari, ma anche quelle che provocano molta sofferenza come l’Alzheimer, il Parkinson , la Sla. Un altro esempio sorprendente, citato anni fa dalle associazioni di psicologia, è la paura di impazzire che riguarderebbe almeno tre milioni di nostri connazionali convinti di poter perdere il senno.
Il dato americano
L’onere economico segnalato dell’ipocondria, secondo una ricerca effettuata negli Stati Uniti, variava da 857,19 a 21.137,55 dollari pro capite all’anno. La maggior parte dei costi esaminati erano costi diretti, mentre la valutazione dei costi indiretti era fortemente sottorappresentata.
Come si valutano i costi
Per poter valutare i costi in un contesto globale, anche i paesi a basso e medio reddito dovrebbero essere oggetto di ulteriori ricerche, poiché finora sono stati presi in considerazione solo i paesi ad alto reddito.
Inoltre, è importante condurre una ricerca che esamini l’impatto dell’ansia per la salute sul prodotto interno lordo e la percentuale dei costi sanitari totali per sottolineare l’importanza di interventi adeguati e dei possibili risparmi attraverso di essi.
Il rimedio? Accettare di essere sani
L’unico rimedio possibile per l’ipocondria è l’accettazione di essere sani e di affidarsi al caso. L’esempio de Il malato immaginario di Molière è calzante. Ma vale anche un epitaffio geniale che un ipocondriaco sconosciuto volle scrivere sulla sua tomba: “Visse una vita da malato per morire sano”.
L’elenco degli ipocondriaci famosi
Tra scrittori, filosofi, artisti e intellettuali famosi, affetti da ipocondria, troviamo Charles Baudelaire, Marcel Proust, Ernest Hemingway, Friedrich Nietzsche e Søren Kierkegaard, ma anche James Boswel, Charlotte Brontë, Charles Darwin, Florence Nightingale, Alice James, Daniel Paul Schreber, Glenn Gould, Andy Warhol, Woody Allen. In casa nostra il Re degli ipocondriaci era Roberto Gervaso, ma fra i tanti figura anche Pippo Inzaghi.