Truffe agli anziani, trovato il copione scritto a Napoli dai ladri-attori: “Suo figlio è in ospedale…” (video)

23 Mag 2024 10:16 - di Lucio Meo

“Signora, innanzi tutto, buongiorno, sono il maresciallo… stia tranquilla, ma sui figlio è in sala operatoria…”. Un  copione scritto, da seguire, con le frasi da dire durante le telefonate a ignari vecchietti o vecchiette prese di mira dalla gang delle truffe agli anziani. È quanto hanno trovato i carabinieri durante le perquisizioni effettuate nell’ambito dell’operazione che ha portato questa mattina a 17 arresti per truffe ed estorsioni agli anziani, nella provincia di Napoli. Era qui la “centrale telefonica”, da cui partivano le chiamate alle vittime che venivano poi raggiunte dai truffatori a Roma e in altre città, per la “riscossione” del bottino. Nel video diffuso dall’Arma, si vede anche un manuale di istruzione con una dettagliata descrizione delle cose che il telefonista doveva dire alle vittime per compiere le truffe.

Sette arresti per truffe agli anziani, spunta il copione scritto

Gli arresti – 7 in carcere e 10 ai domiciliari -, sono stati eseguiti nella provincia di Napoli dove vi era la base operativa. Come riscontro, nel corso dell’attività di indagine, i militari hanno inoltre eseguito 10 arresti, in flagranza di reato, per truffe consumate a Roma in danno di anziani, con contestuale recupero e restituzione della refurtiva.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale, sotto la direzione della procura di Roma, gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un’associazione per delinquere avente sede a Napoli e capeggiata dai membri di una specifica famiglia, dedita alla commissione di una serie indeterminata di reati (per lo piu’ truffe e talvolta estorsioni) in danno di persone anziane dimoranti in Roma e nel Lazio, ma anche in altre regioni italiane, raccogliendo gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine a 80 episodi consumati nelle province di Roma, Napoli, Latina e Viterbo, nell’arco temporale tra il 13 settembre 2022 e 20 marzo 2023.

Il ruolo del telefonista e il copione scritto

Fingendosi impiegato delle poste, assicuratore, avvocato o carabiniere, il “telefonista” diceva che un familiare doveva saldare il debito per ritirare un pacco o che aveva provocato un incidente stradale, che l’assicurazione era scaduta e che, per “sistemare” le cose, era necessario consegnare denaro o gioielli. In seguito un complice passava a prelevarli a casa delle vittime, che solo ore dopo, parlando con il figlio o il nipote in questione, scoprivano il raggiro. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine al ruolo di tutti gli indagati che in varie batterie composte da due persone, partivano tutti i giorni da Napoli con auto prese a noleggio.

Le vittime venivano scelte casualmente tramite ricerche fatte in internet o sulle pagine bianche, contattate da “telefonisti” e poi raggiunte da “corrieri”. Nel corso delle perquisizioni, ancora in corso, i carabinieri hanno rinvenuto anche un manuale di istruzione con una dettagliata descrizione delle cose che il telefonista doveva dire alle vittime per compiere le truffe oltre a denaro contante, centinaia di schede telefoniche, decine di telefoni cellulari e un grosso quantitativo di gioielli.

 

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