Servillo e Favino battono il Concertone. Meglio Pirandello dei comizi su Rai3: gli ascolti

2 Mag 2024 16:28 - di Angelica Orlandi
Ascolti tv

Il Concertone tutto comizietti antifascisti  e prediche antigovernative non sfonda gli ascolti della serata tv del Primo Maggio. Toni Servillo e Favino hanno battuto Rai3 che ha trasmesso la kermesse negli ascolti del prime time televisivo. E’ stata la serata dei film. Due ottime pellicole sono stati scelte dal pubblico che si è seduto davanti il video con il telecomando in mano. E del resto il film trasmesso da Rai1 ‘La Stranezza’ – interpretato da Ficarra, Picone e Toni Servillo – è un gran bel film: visto infatti da 2.361.000 telespettatori (13,6% di share). Mentre ‘Corro da Te’ su Canale5 ha ottenuto 2.249.000 telespettatori raggiungendo uno share del 13,6%. Terzo posto per Rai3 con il Concerto del Primo Maggio che ha totalizzato 1.837.000 telespettatori pari all’11,9% toccando punte di oltre il 15% di share e i 2.400.000 telespettatori.

Concertone, i telespettatori hanno preferito i film alle prediche antifasciste

I telespettatori sono andati a cercare qualcosa di diverso dall’ “overdose” canora piena zeppa di appelli antifascisti che già si preannunciava proprio così come poi si è manifestata.  E si sono sparsi tra proposte e offerte variegate. Ha retto bene su Rai2 la serie crime ‘Delitti in paradiso‘, che  ha ottenuto 1.116.000 telespettatori (share del 6,4%); mentre su Retequattro ‘Fuori dal coro’ ha interessato 1.050.000 telespettatori (share del 7,53%). Su La7 la trasmissione ‘In viaggio con Barbero-Lavoro e schiavitù’ è stata seguita da 964.000 telespettatori (share del 5,26%). Su Tv8 ‘Gialappa Show’ ha conquistato 741.000 telespettatori e uno share del 4,49%; mentre su Italia 1 ‘La pupa e il secchione’ ha realizzato 724.000 telespettatori e uno share del 4,68%. Chiude gli ascolti del prime time Nove con il film ‘Il tesoro dell’Amazzonia seguito da 414.000 telespettatori, share 2,34%.

Testa a testa per “La stranezza” con Servillo e “Corro da Te” con Favino

Quattro David di Donatello e un Nastro d’argento. Sono i premi vinti da La stranezza. La storia prende le mosse nel 1920. Luigi Pirandello interpretato da un magistrale Servillo ha da poco pubblicato Il fu Mattia Pascal. Torna in terra natia per il compleanno dell’amico e collega Giovanni Verga. Appena arrivato a Girgenti, nell’Agrigentino, scopre che Maria Stella (Aurora Quattrocchi), la balia che lo ha allevato, è morta. Si dipana da qui il racconto interiore del drammaturgo che stringe rapporti con gli attori di una compagnia teatrale. L’incontro con questi singolari personaggi  scatena nella mente del Maestro una folgorazione creativa. Le loro vicende, la loro ironia e la loro inconsapevole genialità diventano infatti la linfa vitale per la sua nuova opera: Sei personaggi in cerca d’autore. Un film da non perdere e così è stato. Così come Corro da te, film sulla disabilità dove il protagonista-Favino, da un iniziale cinismo imparerà che l’unico vero handicap è l’assenza di forza d’animo. Per ritrovarsi infine totalmente cambiato, sia come uomo che come imprenditore. Meglio Pirandello e Favino dei rutti di Morgan, dei comizietti di opinionisti politici improvvisati e stantii.

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