Se Schlein vuole attaccare Meloni sulla libertà di stampa legga prima le classifiche del passato

4 Mag 2024 19:08 - di Valter Delle Donne
Schlein, Gentiloni

Elly Schlein sceglie un pulpito internazionale, la dichiarazione congiunta di Berlino con i leader del Pse, per riproporre l’ennesima cantilena contro il “pericoloso” governo Meloni. Stavolta utilizza, maldestramente, la classifica di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa nel mondo.

“È grave che dopo un anno e poco più di governo Meloni – ha tuonato la segretaria dem – abbiamo visto calare l’Italia di cinque posizioni nel ranking di Rsf”. Poi la Schlein inanella le solite accuse contro Telemeloni, agitando il solito spettro ungherese: “Nemmeno Orban si era spinto a tanto. I cittadini hanno il diritto a essere informati liberamente”. Per poi chiamare a raccolta i compagni europei in una sorta di Internazionale a “difesa del pluralismo, dell’indipendenza dei giornalisti, della stampa”.

Per la Schlein, la libertà di stampa vale solo quando governa la destra

Come ha già esaurientemente spiegato il Secolo, la classifica citata dalla Schlein va letta tutta e rapportata col passato. Il report dell’organizzazione con sede a Parigi stila una classifica in base a parametri che esulano dal tasso di democraticità dei governi.

Tant’è che l’Italia, dal 2002, da quando esiste la classifica di Reporter senza frontiere, ha raggiunto, al massimo, come migliore risultato appena la 35ma posizione. Per il resto, in questo ventennio, tranne alcuni picchi negativi (sotto il governo Monti, 61mo posto e Gentiloni, 77mo posto) ha oscillato tra la quarantesima e la cinquantesima posizione. Quindi, sarebbe improprio legare la classifica Rsf direttamente al governo. Perché, altrimenti, Elly Schlein dovrebbe chiedere al premier socialista Marcel Ciolacu, che assieme a lei ha firmato l’appello Pse, come mai la Romania sia dietro all’Italia in questa classifica.

E, per essere ancora più coerente, la segretaria Pd dovrebbe chiamare anche il presidente Joe Biden, dato che gli Stati Uniti, culla del mito del giornalismo indipendente e della libertà di parola, risultano nettamente dietro all’Italia di ben 9 posizioni nella classifica di quest’anno.

E poi, visto che si trova, Elly dovrebbe fare un colpo di telefono anche al compagno Lula da Silva, presidente del Brasile, che affonda all’82mo posto nella classifica che riguarda la libera informazione. Perché se la classifica sulla libertà di stampa dipende dai governi, ciò vale a tutte le latitudini. E in tutti gli anni. A proposito di anni: l’ultima telefonata Elly dovrebbe riservarla a Paolo Gentiloni. Dovrebbe chiedere al commissario europeo uscente, come mai, quando c’era lui a Palazzo Chigi, l’Italia era precipitata addirittura al 77mo posto, record negativo del ventennio di classifiche. Se la classifica vale, vale ogni anno. Non solo quando governa la destra.

Commenti

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  • Renzo Rubbo 5 Maggio 2024

    Se l’Italia ha perso delle posizioni piú che per mancata libertá di esprssione é perché certa stampa o giornaloni pubblicano troppe Fake News!!!

  • GIOACCHINO CASTELLESE 5 Maggio 2024

    … a Palermo vige il detto: “u immuruto (il gobbo) na so via (per la sua via) u so immu un su talia (la sua gobba non la guarda, ma disprezza quella degli altri)” … maldestramente la sinistra ha perso lo smalto politico di un tempo molto lontano e si è data a pettegolezzi infami e di basso rilievo, facendo emergere indegnamente l’ideologia. Ha perso veramente il peso e il potere politico ed ogni giorno perde pezzi -qualora fossero importanti- per strada. Nemmeno sanno fare vera opposizione politica. Criticano e offendono sul personale … l’abbiamo visto sul caso Scurati, che certa gente di giornalisti di sinistra, si vede attaccata sull’informazione … fino ad oggi hanno fatto il bello e il cattivo tempo sfruttando il servizio pubblico che è di tutti. Lo abbiamo visto nel periodo della pandemia, cosa hanno architettato doviziosamente nei talk show con fake news e propinato false informazioni sul pseudo siero. questa secondo loro è libertà di stampa? NO! E’ stata un’imposizione di un sistema che ha fatto prevaricare il pensiero unico e distorto.
    SIGNORI GIORNALISTI E’ CAMBIATO IL VENTO. FATEVENE UNA RAGIONE!

  • Paolo 5 Maggio 2024

    il parere della segrearia ale sol per i pidioti, per tutti gli altri vale la realta’ che e’ evidente che non esiste nessuna censura ai giornali, lo vediamo tutti i giorni

  • Domenico Letta 5 Maggio 2024

    Ma non sa leggere ho non capisce quello che è scritto.

  • Lappola 5 Maggio 2024

    Laa Schlein con la Meloni è sempre perdente

  • Sergio Pogliani 5 Maggio 2024

    Il titolo giusto doveva essere : OGGI LE COMICHE” . I comunisti parlano di liberta’ di stampa ? Hanno ipotecato la maggior parte dei giornali, la RAI , la scuola, la M……non la scriviamo per evitare querele, senza dimenticate tutti i finanziamenti di parte che hanno autorizzato e seguitano a percepire. Sono solo dei GRANDI BUGIARDI !