Renzi senza voti si scatena contro Meloni: “Non sei Giorgia, sei la premier e devi lavorare”

4 Mag 2024 14:36 - di Redazione

Saranno i sondaggi non proprio entusiasmanti, un certo nervosismo camuffato con il sorriso, oggi un Matteo Renzi scatenato punta dritto il suo mirino contro la premier Meloni. Truffatrice e ricopiona. Proprio così.  “Sento frasi del tipo ‘Io sono Giorgia, sono der popolo’…tu non sei Giorgia, non sei del popolo, sei la presidente del Consiglio e devi lavorare, non devi fare gli slogan populisti”. Così il leader di Italia Viva a margine di un’iniziativa elettorale a Palermo. A un mese dal voto la stima più volte espressa verso la presidente del Consiglio e le convergenze su alcuni dossier (dimostrate anche in Parlamento) sembrano appartenere alla preistoria.

Renzi senza voti si scatena contro Meloni

Un giorno punzecchia il Pd, sport preferito dall’ex premier, un altro spara ad alzo zero contro Matteo Salvini (il mio obiettivo alle europee è prendere un voto in più), oggi indossa l’elmetto contro la presidente del Consiglio, ‘truffatrice di professione’. Come tutti i leader che osano scendere in campo per le europee anche se, una volta eletti, non siederanno nel Parlamento di Strasburgo mentre lui eroicamente lascerebbe lo scranno del Senato. “La Meloni sta truffando gli italiani: si candida al Parlamento europeo e non va al Parlamento europeo. Io affermo che Meloni, Schlein, Tajani e Calenda, candidandosi e dicendo da subito che anche se eletti non andranno a Bruxelles stanno truffando i cittadini e questo è un furto di democrazia”. Un’ossessione, una narrazione dal piglio moralizzatore che finora non sembra aver portato molta fortuna e consensi a Matteo. Che esibisce come una medaglia la sua candidatura ‘autentica’, confermata all’ultimo minuto con la finta umiltà dell’ultimo posto in lista.

Meloni sta truffando gli italiani

Un po’ di nervosismo è legittimo visto che Stati Uniti d’Europa è tra le liste a rischio quorum. Il massimo viene raggiunto dando alla Meloni della ‘ricopiona’. “Con la storia dei 100 euro, e guardate che è bellissima, la Meloni sta truffando gli italiani. Noi abbiamo fatto gli 80 euro, netti, tutti i mesi, per 10milioni di italiani, che arrivavano automaticamente in busta paga; la Meloni per evocare gli 80 euro di Renzi, 10 anni dopo, annuncia un provvedimento con 100 euro lordi, una volta all’anno se va bene, Cara Giorgia, se vuoi copiare le idee copiale bene, se devi invece semplicemente usare gli slogan per coprire il vuoto del tuo governo noi ti diciamo che stai truffando la gente”.

“Siamo gli unici ad avere un programma”

E ancora: “La lista Stati Uniti d’Europa è forse l’unica lista che costituisce una sorpresa. E credo anche una speranza per le giovani generazioni”, continua Renzi in un’escalation di strali contro tutti. “Una dice ‘Io so’ Giorgia’, l’altro mette ‘Vota Salvini’, la Schlein… Noi siamo gli unici che anziché mettere un cognome, mettiamo un progetto politico che è quello di un sogno europeo che è vero più che mai in Sicilia perché quest’isola può essere la Florida d’Europa”. Insomma il leader di Italia Viva, che nelle ultime rilevazioni potrebbe fermarsi al 3,5%, sarebbe l’unico, insieme alla leader radicale Emma Bonino, a garantire serietà contro gli slogan degli altri. Peccato che gli italiani non lo hanno ancora compreso.

“Chi vota Pd vota Cgil-Cinquestelle”

Poi l’inevitabile veleno contro il Nazareno, un evergreen, nella speranza di rubare al Pd i moderati centristi vittime della deriva radicale della Schlein. “Faccio un appello agli elettori del Pd: qualsiasi nome scriviate sulla scheda state votando la Cgil-Cinquestelle non state votando il Pd. Il Pd non è più la casa dei riformisti”.

 

Commenti

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  • Costantino 5 Maggio 2024

    Renzi non convince più è rimasto fuori dagli schieramenti e ora scalpita . Dovrà formare una sua coalizione ci vorranno anni e anni ma ce la potrà fare se si impegna seriamente perché in Italia manca ancora un partito centrista nel vero senso della parola.un partito non sinistroide né destroide ma centrista e senza personaggi che provengano dalle sinistre e dalle destre.