Rafah, Netanyahu: “Un tragico incidente, non mi fermerò”. Hamas abbandona i negoziati
È un bilancio drammaticamente in crescita quello dei civili colpiti nell’ultimo raid israeliano su un campo profughi di Rafah. L’aggiornamento più recente fornito dal ministero della Salute di Gaza parla di 45 vittime e 249 feriti. Dei 45 morti, secondo quanto riferito, 23 sarebbero donne, bambini e anziani. Netanyahu ha parlato di quanto accaduto a Rafah come di un “tragico incidente”. Oggi si è avuta notizia anche di un militare egiziano ucciso in uno scontro a fuoco con l’Idf.
Netanyahu: “A Rafah un tragico incidente”
Sul caso del massacro di civili a Rafah, che ha suscitato una dura reazione di indignazione da parte della comunità internazionale, è intervenuto il premier Benjamin Netanyahu, che alla Knesset ha parlato di un “tragico incidente” nell’ambito di un “omicidio mirato” di “terroristi” di Hamas. “Nonostante i nostri sforzi per non fare loro del male, c’è stato un tragico incidente. Stiamo indagando sull’incidente”, ha detto Netanyahu nelle dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel.
Nessun passo indietro “prima che siano raggiunti tutti gli obiettivi”
“Per noi è una tragedia, per Hamas è una strategia”, ha detto ancora il premier alla Knesset, aggiungendo che “io continuerò a combattere fino a quando sarà issata la bandiera della vittoria” e “non intendo porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti” perché “se cedessimo tornerebbe il massacro, se ci arrendessimo consegneremmo una grande vittoria al terrore, all’Iran”.
L’Idf: “Civili rimasti uccisi in un incendio”
Il portavoce del governo israeliano, Avi Hyman, ha riferito, secondo quanto riporta il sito i24news, che le indagini preliminari condotte dall’esercito israeliano su quanto accaduto a Rafah indicherebbero che i civili palestinesi rimasti uccisi a Rafah sarebbero morti in un incendio che si è sviluppato a seguito del raid. L’esercito israeliano, inoltre, ha reso noto che nel raid sono rimasti uccisi Yassin Rabia e Kahed Najar, esponenti chiave per il coordinamento di gruppi di Hamas in Cisgiordania e Gaza.
Hamas annuncia che non parteciperà ad alcun negoziato
A seguito del raid, Hamas ha informato i mediatori che non parteciperà ad alcun negoziato con Israele. I negoziati si sono interrotti tre settimane fa dopo che Israele ha respinto l’ultima bozza approvata da Hamas, accusando l’Egitto di avere “unilateralmente apportato modifiche fondamentali”.
Tajani: “Inviati a Israele messaggi molto chiari di condanna”
La Casa Bianca ha condannato l’accaduto parlando di “immagini devastanti” e invitando Israele a prendere “tutte le precauzioni per proteggere i civili”. Il vicepremier italiano e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha fatto sapere che ”abbiamo inviato messaggi molto chiari a Israele di condanna per l’attacco a Rafah”. Occorre ”scongiurare una escalation”, ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Sky TG24 Live In Milano. ”Serve un cessate il fuoco immediato, l’immediata liberazione degli ostaggi, la fine del lancio di razzi da parte di Hamas verso Israele”, ha aggiunto.