L’Anpi infanga gli Alpini: la nota surreale per il raduno di domani a Vicenza. Nel mirino anche le scuole
Ancora deve aprirsi ufficialmente e già l’Anpi va alla guerra contro gli Alpini. Da domani, 10 maggio, a domenica tornano a riunirsi, questa volta a Vicenza. Sono previste circa 500.000 persone con una ricaduta di milioni di euro per il territorio, oltre a numerose autorità presenti tra cui il Ministro della Difesa Guido Crosetto. Ma dall’Associazione nazionale partigiani da altre sigle partono appelli contro le penne nere: «Basta retorica militare, la sfilata creerà disagi in città». C’è un po’ di tutto in questo boicottaggio preventivo contro gli Alpini: Anpi, Cgil, associazioni, antimilitaristi, femministe. Queste ultime due anni fa durante l’adunata di Rimini avevano lanciato una campagna mediatica a tratti diffamatoria contro gli Alpini, finiti al centro di una bufera per molestie.
Anpi e sinistra iniziano a gettare fango sugli Alpini: domani il raduno
Una lunare nota congiunta dell’Anpi, della Flc-Cgil di Vicenza e delle associazioni pacifiste Movimento Internazionale Riconciliazione (Mir), Salam Ragazzi dell’Olivo, Siamo Vicenza esprime «preoccupazione per i disagi e l’impatto per la città di tale evento: dal punto di vista organizzativo, dal punto di vista ecologico e sostenibile e per la retorica militare che purtroppo non è solo prettamente storica, commemorativa e civile». Di più, si accusano le scuole cittadine per invitato gli studenti a visitare l’accampamento degli Alpini previsto per la tre giorni vicentina.
Alpini, l’Anpi colpevolizza anche le scuole
La nota dell’Anpi e delle altre associazioni prosegue nel gettare discredito sugli Alpini, paventando una “militarizzazione” della società e dei giovani: «Negli ultimi anni su tutto il territorio nazionale è in aumento la presenza di forze militari armate nelle scuole pubbliche grazie a protocolli d’intesa con gli uffici scolastici; così come la collaborazione tra le industrie militari nelle Università e negli Enti di Ricerca». Tale presenza dei militari nelle scuole nate per informare gli studenti dell’attività dell’esercito italiano viene descritta come scandalosa e non frutto di iniziative programmate in chiave civica e pedagogica. La risposta a tutti costoro la danno gli alpini stessi che hanno scelto per slogan «il sogno di pace degli alpini».
Lo slogan: “Il sogno di pace degli Alpini”
Luca Zaia, governatore della regione, nel suo saluto alla manifestazione zittisce tutti: «Gli Alpini hanno scelto di arrivare nel capoluogo berico con un grande messaggio di Pace: esprimo loro un ringraziamento. Un messaggio di grande valore che indica la via a tutta la società perché giunge da persone che hanno nel proprio dna il vissuto della guerra».