L’ammissione di Borrell: “Sull’Europa Trump aveva ragione, non spendiamo abbastanza per la difesa”

24 Mag 2024 17:08 - di Laura Ferrari
josep borrell, trump

L’ex presidente degli Usa Donald Trump “aveva ragione” ad accusare gli europei di non spendere abbastanza per la difesa, anche se si è espresso “in modo molto duro”, perché “spendiamo per la difesa l’1,5% del Pil, mentre la Russia spende il 6,5% e gli Usa il 3,5%”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, durante lo Stato dell’Unione 2024 a Firenze. Trump è “colui che ci ha svegliati“, aggiunge.

Borrell a Firenze: Trump ci ha svegliati

“Dobbiamo ripetere che non c’è alternativa alla Nato per la difesa del territorio europeo oggi. Abbiamo bisogno sia della Nato sia dell’autonomia strategica. Dobbiamo diventare più forti ma l’una cosa non esclude l’altra”, ha spiegato l’Alto rappresentante. “Per anni abbiamo delegato la nostra sicurezza agli Stati Uniti. Questo deve finire e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità”, ha aggiunto.

Non possiamo affidarci solo agli Usa, dobbiamo costruire la nostra capacità di difesa

“Nelle intenzioni dei padri fondatori l’Ue non è alleanza militare, non avremo mai un esercito europeo – precisa Borrell – ma dobbiamo aumentare la capacità di difendersi e questo vuol dire molte che molti punti verranno messi in discussione durante le elezioni e anche nella legislatura che verrà. Abbiamo bisogno di una rivoluzione europea, abbiamo bisogno di una Europa più forte e unita, dove difesa e sicurezza sono fondamentali”.

Al panel della 14esima edizione di The State of Union, organizzato dall’Istituto universitario europeo a Palazzo Vecchio, Borrell sottolinea: “Noi europei abbiamo creato la pace tra noi con una rete di relazioni e abbiamo creato anche indipendenza, portando chiunque volesse verso la nostra pace. Purtroppo il mondo ha molti poli, ci sono molte sfide, aggressioni da tanti paesi, problemi in Africa, Cina e Russia. Oggi vogliamo un altro mondo che si basa sulla sicurezza: dobbiamo creare la capacità di difendere noi stessi, gli altri, e portare un contributo maggiore alla Nato ma anche costruire la nostra capacità di difesa”.

 

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