La Bolkestein colpisce anche le suore: “sfrattate” dalla spiaggia di Chioggia usata a fini solidali

21 Mag 2024 14:30 - di Redazione

La direttiva Bolkestein non risparmia neanche le suore. Tra gli inaspettati conflitti che la normativa europea sta creando, questo è uno dei più singolari e impattanti sulla comunità di Chioggia. Sono i danni collaterali “da Bolkestein”: le suore rischiano ora di perdere l’oasi Amhaoro. Si tratta della zona di litorale situata dietro il pub Havana a Sottomarina, area gestita, per l’appunto, dalle suore con una finalità sociale.

Di recente – informa il Gazzettino–  all’albo pretorio del Comune, è spuntata una domanda concorrente agli attuali gestori, da parte di una società. Nulla certamente fuori dalla regole: si tratta di una società economica locale che prevede nella sua proposta strutture sportive e ricettive. La possibile “cacciata” delle Suore ha messo in agitazione i consiglieri regionali e comunali del Pd Jonatan Montanariello e della Lega Marco Dolfin. “Queste sono le cose che a noi non piacciono della Bolkestein. Proprio per questo si dovrebbero escludere a prescindere chi ha alcuni tipi di finalità diverse dalle logiche di mercato. Ribadendo che non vi è nulla di irregolare – ribadisce la nota- e che la società concorrente agisce in nome dei suoi diritti, segnaliamo l’ipotesi che la città possa perdere un luogo tanto caro a cittadini e famiglie. Motivo per cui chiederemo alla Regione Veneto di essere più precisa in elementi protezionistici per chi ha una finalità sociale”.

L’attività dell’oasi Amhaoro

Si tratta di un’oasi dove le suore organizzano attività per bambini soprattutto. La concessione dell’Oasi attualmente è in capo alle Serve di Maria Addolorata, un ordine religioso, fondato proprio a Chioggia, nel 1873, da padre Emilio Venturini, che ha compiuto 150 anni l’anno scorso e che lo scorso 25 aprile, è stato insignito, a Venezia, del Premio San Marco. Si tratta di un’area demaniale di oltre 3500 mq, a due passi al mare dove vengono svolte numerose attività con bambini e ragazzi, ma anche adulti a sfondo sociale e solidaristico. La concessione in base alla normativa Bolkestein è scaduta il 31 dicembre 2023 e le suore non hanno presentato domanda, ex legge 33, per ottenere un rinnovo della concessione. Realisticamente le suore non avranno la capacità economica di presentare un progetto concorrente adeguato ed è, quindi, presumibile, che perderanno la concessione.

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