Irma Testa, la boxeur che prende a pugni i tabù: “Meloni si batte come me, la Schlein impari da noi”

1 Mag 2024 11:24 - di Monica Pucci

Irma Testa, boxeur napoletana, bronzo a Tokyo e aspirante campionessa olimpica a Parigi, ha le idee chiare: combatte per lei è vita, lealtà, ma anche battaglia senza remore. “Sul ring odio la mia avversaria, ma devo mettermi in contatto mentale con lei, un’estranea che in quel momento vuole rubarti qualcosa di prezioso: è l’aspetto più entusiasmante del pugilato“. Oggi, sulla Stampa, l’atleta italiana parla dei suoi sogni, dei suoi interessi, della sua omosessualità e anche un po’ di politica, con una dichiarazione di stima a Giorgia Meloni, dalla quale si dichiara differente nelle idee non senza esprimere ammirazione per la sua personalità da guerriera. 
“Mi sveglio e penso alle Olimpiadi, vado a dormire e faccio lo stesso. Ci penso ogni dieci minuti e sorrido. È un fardello, ma anche un sollievo. È come un figlio, un affetto. Un mantra… Sono atipica. Di sicuro molto zen, per questo ho scelto di vivere in Umbria: ho bisogno di una pace interiore, di calma prima della tempesta. Poi salgo sul ring e scateno l’aggressività. Prima devo sentire solo la mia voce e quella del tecnico”.

Irma Testa, i pugni ai tabù e la stima per Giorgia Meloni

“Ho attaccato fin da quando ero bambina, mi sono trovata bene e continuo. Nella vita difendersi non conviene mai, sprechi energie e tempo. Piuttosto che difendermi cambio strada e vado all’attacco su altro. Io odio perdere tempo… C’è la paura che gli altri ti giudichino in maniera negativa. E in questo mondo conta. Quando l’ho fatto ho capito che non mi fregava più del giudizio degli altri. Contava solo il mio, la mia approvazione. E l’accettazione della mia famiglia che sapeva da anni”.
Irma Testa qui non parla solo della boxe, sport tabù per le donne, ma anche della sua omosessualità. “Ci sono meno pregiudizi al sud che al nord. E c’è più propensione all’ascolto, all’accoglienza. Se c’è l’ascolto c’è anche la comprensione. Ancora adesso l’atleta è visto come un supereroe. E l’essere un supereroe per un adolescente non comprende la macchia dell’omosessualità. Basta, non c’è alcuna macchia”.  Poi la politica. “Mi piace la politica e la storia che c’è dietro. A prescindere dalle mie idee che lascio fuori quando studio… Sono pochi i politici che si rivolgono ai giovani, la politica non è al passo con i tempi. Meloni? Mi piace la sua determinazione, la sua grinta. È un’ottima fighter, un’ottima pugile: in contraddizione con il mio modo di combattere, politicamente molto distante dal mio orientamento ma porta avanti le sue idee con grande fermezza. E la Schlein? Sono più vicina alle sue idee politiche, ma non l’ho ancora inquadrata. Non penso sia adatta in termini pugilistici a un combattimento con gli avversari politici, non è una fighter come Meloni. Dovrebbe esserlo di più per imporsi”.

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