Ilaria Salis ottiene i domiciliari a Budapest. Tajani: “Abbiamo lavorato in silenzio per questo risultato”
Ilaria Salis ha ottenuto i domiciliari a Budapest. Il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto il ricorso presentato dai legali della docente 39enne, che dunque ora può uscire dal carcere. La notizia è stata data dai legali di Salis e poi confermata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il question time alla Camera. “Mi consenta prima di rispondere all’interrogazione di annunciare la decisione del Tribunale del riesame ungherese che ha concesso gli arresti domiciliari a Ilaria Salis”, ha annunciato in Aula il vicepremier.
Tajani: “Bene i domiciliari a Ilaria Salis, abbiamo lavorato intensamente e in silenzio per questo”
“Bene, è quello che volevamo”, ha proseguito Tajani, sottolineando che “ora potrà votare” e che “speriamo possa essere assolta”. “Io sono garantista. E speriamo possa tornare il prima possibile in Italia”, ha proseguito il ministro, sottolineando che questo risultato “è merito di tutti, dell’azione sinergica: il governo e la nostra ambasciata hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi come sempre fatto, come stiamo facendo con Falcinelli, come stiamo facendo con tutti”. “Soddisfazione” è stata espressa anche dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a sua volta alla Camera per il Question time.
Gli avvocati: “È la fine di un incubo”
E di “grande soddisfazione” hanno parlato anche i legali italiani di Ilaria Salis, Mauro Straini ed Eugenio Losco, per i quali la decisione del tribunale ungherese “è un primo passo verso la giustizia”. I domiciliari, hanno poi chiarito i due avvocati parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos, arriveranno “solo dopo il pagamento della cauzione”, dovrebbe trattarsi della stessa proposta di 40mila euro fatta in udienza. “È la fine di un incubo, ma la battaglia di Ilaria continua”, hanno concluso gli avvocati, precisando che Ilaria Salis avrà il braccialetto elettronico.
Il padre: dal governo nessun aiuto
Nonostante le dichiarazioni del ministro degli Esteri, il padre di Ilaria Salis ha colto l’occasione per lamentarsi dimostrando di avere più a cuore la campagna elettorale della figlia piuttosto che il suo destino giudiziario. “Noi non abbiamo visto nessuna attività concreta da parte del ministro degli Esteri o del ministro di Giustizia per Ilaria”, ha detto Roberto Salis a ‘Metropolis’. “Io non ho su questo caso dei sassolini nelle scarpe io ho della ghiaia grossa, ho i piedi insanguinati. Finora tutte queste cose sono nei miei cassetti. Noi cittadini italiani siamo completamente stufi di dover implorare alle istituzioni di agire. Le istituzioni sono al servizio dei cittadini”, ha spiegato Salis dopo un botta e risposta con Mauro Mazza, che chiedeva se Roberto Salis dovesse ringraziare il governo per i domiciliari della figlia. “Siete senza vergogna”, ha risposto Salis.