Germania, sondaggio della “Bild”: per il 68% dei giovani arabi il Corano è più importante della legge
Il Corano è più importante della legge tedesca e uno Stato islamico è la migliore forma di governo. È quanto emerge da un sondaggio tra i giovani arabi che vivono nel Land della Bassa Sassonia, pubblicato dalla Bild Zeitung e rilanciato da Italia Oggi. I ragazzi che hanno partecipato al sondaggio, condotto dal Kriminologische Forschung Institut, l’Istituto di ricerca criminologica, hanno in media 15 anni, frequentano dunque il ginnasio o una scuola professionale, conoscono la lingua e non sono profughi giunti da poco.
Germania, il sondaggio della Bild sugli adolescenti arabi
“Quasi la metà dei ragazzi, il 45,8%, è convinta che uno Stato Islamico sia la miglior forma di governo”, si legge su Italia Oggi. Ma non basta il 35,3% si dichiara comprensivo verso atti di violenza contro coloro che hanno offeso Allah o il profeta Maometto. Tre ragazzi su dieci ritengono giusta la reazione violenta contro il mondo occidentale che minaccia i musulmani. Il 67,8%, quasi i due terzi – si legge ancora nel sondaggio – pensa che le regole dettate dal Corano siano più importanti delle leggi tedesche. Per il 51,5% solo l’Islam è in grado di risolvere i problemi del nostro tempo”.
Il 68% ritiene il Corano più importante della legge
Numeri che fanno riflettere e dimostrano quanto sia diffusa e pericolosa la propaganda islamica contro l’Occidente. Una strategia ‘a tenaglia’ tanto che, sempre secondo la Bild, cresce il fenomeno di studenti cattolici che si convertono all’Islam per paura di essere emarginati. In Germania vivono circa 5,5 milioni di fedeli islamici (circa 2,5 milioni hanno origini turche), circa 3 milioni dei quali sono cittadini tedeschi.
“La ricerca dimostra che l’Islam ha lasciato tracce profonde nella nostra società”, commenta Christoph de Vries, cristianodemocratico, esperto per le questioni interne. “Gli adolescenti hanno queste convinzioni perché sono indottrinati. L’illusione del multiculturalismo si è dimostrata sbagliata. Bisogna accettare la realtà”.