Focus. Computer quantistici, fusione nucleare e IA: sfide da cogliere per “governare” il futuro
In principio è la macchina a vapore. Siamo nel Settecento, l’età dell’oro delle invenzioni, e l’Inghilterra diventa la patria del cambiamento. È la prima rivoluzione industriale. Nel corso della storia abbiamo conosciuto, finora, tre rivoluzioni di questo genere: la prima è, appunto, quella della macchina a vapore e del carbone, si sviluppa a partire dalla fine del Settecento e caratterizza gran parte dell’Ottocento. La seconda è quella del motore a scoppio, dell’elettricità e del petrolio, e inizia attorno al 1870, diventando centrale nella prima metà del Novecento. La terza è quella dell’energia atomica, dell’astronautica e dell’informatica, e ha inizio al termine della Seconda guerra mondiale. Tutte rappresentano per la tecnica e la vita degli esseri umani un cambio di paradigma. E tutte sono accomunate dalla presenza di governi dinamici e aperti al futuro. In questo contesto si spiega l’attenzione del governo Meloni per quanto sta accadendo nel mondo. Qualcosa da cui non si può sfuggire e che va, appunto, governato.
Gli anni Duemila ci sussurrano infatti che, quanto accaduto nel mondo nel corso di almeno 300 anni, potrebbe riprodursi a velocità doppia nell’arco di pochi decenni. La trasformazione sarebbe concentrata in un “frullatore” con uno sviluppo esponenziale rispetto al passato. Siamo di fronte a un’accelerazione mostruosa della tecnologia. E, in molti, vedono in 3 elementi la nuova frontiera del futuro prossimo venturo: computer quantistici, fusione nucleare, intelligenza artificiale.
Computer quantistici
La notizia è scivolata via in sordina. Ma annuncia una rivoluzione. Si tratta della prima dimostrazione concreta di una connessione internet supersicura basata sulla fisica quantistica: sfruttando la tradizionale rete a fibre ottiche in una città, i dati hanno viaggiato su particelle di luce e sono stati trasmessi fra due computer distanti 50 chilometri, utilizzando il fenomeno bizzarro dell’abbraccio a distanza fra due particelle. Il test è stato condotto negli Stati Uniti, a Boston, dal gruppo dell’Università di Harvard guidato Mikhail Lukin. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, è la prima prova sul campo del trasferimento di informazioni con le comunicazioni quantistiche.
Fusione nucleare
Così nasce una stella. Già, perché questo sistema una volta realizzato permetterà di replicare la comparsa di quello che in poesia amiamo chiamare corpo celeste. L’importanza di questa invenzione il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la conosce bene. Qualche settimana fa è tornata a parlarne, intervenendo all’evento “La Scienza al centro dello Stato” promosso dalla Italian Scientists Association. In quell’occasione ha spiegato: “Una grande prospettiva, una grande visione, un grande sogno derivano dalla possibilità di produrre in un futuro non così lontano energia pulita e illimitata dal nucleare da fusione. L’Italia è la patria di Enrico Fermi, non è seconda a nessuno grazie al know how, all’attività di ricerca e sviluppo, al nostro sistema produttivo: possiamo continuare a crescere, a dare al mondo nuove scoperte e un futuro migliore e diverso”.
Intelligenza Artificiale
Il governo italiano lavora attivamente a questo progetto. Meloni ha dichiarato in un messaggio inviato all’AI Seoul Summit: “L’intelligenza artificiale è una sfida epocale per l’intera società. Siamo di fronte a una nuova frontiera del progresso, che per la prima volta nella storia rischia di mettere in discussione il principio stesso della centralità dell’uomo. Infatti, rispetto ad ogni altra rivoluzione del passato, l’intelligenza artificiale generativa prefigura un mondo nel quale il progresso non ottimizza più le capacità umane, ma le sostituisce”. È una rivoluzione sociale, culturale e filosofica di cui non si conoscono i confini. È alienazione, certo. Magari un nuovo tipo di sfruttamento. Ma è qualcosa con cui dobbiamo confrontarci in modo imperativo e che va regolata. Ecco, riassunte, le tre strade ancora da battere che ci catapultano nel futuro.