FdI presenta il programma per le europee: 15 punti per un’Europa più giusta
Dal lavoro alla giustizia, passando per ambiente, salute, migranti, superamento dell’austerity. FdI ha pubblicato il proprio programma per le europee, che spiega in 15 punti come “Con Giorgia l’Italia cambia l’Europa”. Il programma è preceduto dal “Manifesto per l’Europa dei popoli, della libertà e delle identità”, la cornice valoriale entro la quale tutto si declina e tutto si tiene in un’unica visione per fare dell’Europa “un gigante politico con un ruolo da protagonista nello scenario internazionale”, che abbia insieme la capacità di “preservare l’identità dei popoli europei, valorizzando le differenze senza annullarle”.
Il programma di FdI per le europee: 15 punti e una visione
“Al fianco delle imprese e dei lavoratori, a difesa degli agricoltori e delle eccellenze italiane, per una politica vicina alle famiglie e a sostegno della natalità, contro l’austerità e le eco-follie della sinistra che svuotano le tasche dei cittadini e ci condannano ad una ‘decrescita infelice’. I 15 punti del programma di Fratelli d’Italia racchiudono la nostra visione di Europa: più giusta, competitiva, indipendente e finalmente protagonista nello scenario internazionale”, si legge in una nota di FdI che presenta il programma.
“Per un’Europa più giusta, competitiva, indipendente e finalmente protagonista”
“Con il governo guidato da Giorgia Meloni l’Italia ha finalmente assunto il ruolo che merita in Europa: abbiamo tracciato la rotta sul contrasto all’immigrazione illegale e difeso settori strategici della nostra economia con posizioni forti e credibili. Vogliamo continuare su questa strada perché l’Ue – prosegue il comunicato – recuperi la sua vera essenza e da gigante burocratico si trasformi in una confederazione di Stati sovrani con pari dignità, liberi di intervenire sulle materie più prossime alla vita dei cittadini e uniti nel far fronte in modo efficace alle grandi sfide del nostro tempo”.
Lavoro, crescita, agricoltura, ambiente: un futuro senza derive ideologiche
I 15 punti del programma, consultabile nella sua versione integrale sul sito di FdI, sono: “L’Europa del lavoro. Investire sulle imprese e sulla formazione per creare occupazione”; “Con gli agricoltori, custodi dell’ambiente e della sovranità alimentare. Agricoltura: un pilastro per garantire la sovranità alimentare europea”; “Difendere la natura senza eco-follie. Case green, auto elettriche e industria: fermare la deriva ideologica della sinistra”; “Salute diritti e libertà. L’Europa dopo il Covid-19: per una sanità efficiente al servizio della persona”; “Obiettivo natalità. L’Europa al bivio: nella crescita demografica la chiave del futuro”; “Superare l’austerity. Obiettivi chiari e più investimenti per una crescita economica sostenuta, duratura e che colmi i divari”; “Stop alla concorrenza sleale. Per un mercato europeo più equo e competitivo”.
Dall’energia alla difesa: “Forte, libera, sovrana”
E, ancora, “Proteggere i confini d’Europa. Lotta ai trafficanti di esseri umani e protezione delle frontiere esterne dell’Ue”; “Forte, libera, sovrana. A difesa della pace e della libertà europea”; “Verso l’indipendenza energetica. Diversificazione e differenziazione per un’Italia hub energetico d’Europa”; “Da consumatori a produttori, una nuova strategia per l’industria europea. Un’industria europea libera, tecnologicamente avanzata, autonoma e competitiva”; “L’Europa blu. Sviluppo, sostenibilità e investimenti per una nuova strategia dell’economia del mare”; “L’Europa delle donne. Garantire le pari opportunità per contrastare la violenza di genere”; “La sfida dell’Intelligenza artificiale. Sfide, opportunità e responsabilità da condividere per una tecnologia a servizio dell’uomo”; “Giustizia e lotta alla criminalità. Cooperazione tra Stati membri e ‘modello Italia’ nella lotta al crimine”.
“Con Giorgia l’Italia cambia l’Europa”
Tutti temi sui quali FdI, sia come forza di maggioranza sia con la sua delegazione al governo, ha già dimostrato di essere in prima linea e, anche, di saper incidere a livello europeo. Dove, con il voto del 8 e 9 giugno, l’obiettivo è rendere ancora più decisiva quest’azione, consolidando il nuovo ruolo che l’Italia si è saputa ritagliare a livello comunitario e imprimendo all’Ue quella spinta che finalmente possa portarla a “fare meno, fare meglio”, come si legge ancora nel programma che cita il motto dei Conservatori.