Cdm, ok al dl agricoltura: il governo conferma la centralità del settore. Accordo su fotovoltaico e fondi siccità
Il Cdm, durato circa due ore e mezza, ha dato il via libera al dl agricoltura, il decreto legge che prevede misure a sostegno del comparto. Due ore e mezza al termine delle quali non solo il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Ma ha anche affrontato il nodo delle imprese di interesse strategico nazionale. Nel corso della conferenza stampa sui lavori in corso, che si è svolta a Palazzo Chigi, fonti di governo hanno riferito che è stato trovato un accordo sugli impianti fotovoltaici. All’esame c’era inoltre, come annunciato dal ministro Nello Musumeci e dal governatore della Sicilia Renato Schifani, anche la dichiarazione di stato di emergenza siccità per l’isola.
Cdm, ok al dl agricoltura (e non solo)
Dunque, su proposta del ministro per la Protezione civile, l’esecutivo ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per 12 mesi, in relazione alla situazione di grave deficit idrico in atto nel territorio della Regione Siciliana. È stato anche deliberato un primo stanziamento di 20 milioni di euro per consentire alla Regione di far fronte all’attuazione degli immediati interventi. «Si tratta di un primo stanziamento – ha chiarito il ministro Musumeci –. Altre risorse saranno rese disponibili man mano che la Regione procederà nei pagamenti. Ovviamente, gli interventi riguardanti il settore agricolo e quello delle infrastrutture idriche rientrano nelle competenze di altri ministeri, come abbiamo chiarito al presidente della Regione Schifani, che ha partecipato alla seduta del Governo».
Approvate anche disposizioni urgenti che riguardano l’ex Ilva
Non solo. Nell’ambito del decreto legge in materia di Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale, è previsto un apposito capo che contiene ulteriori disposizioni urgenti che riguardano l’ex Ilva, approvate dal Cdm su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Si tratta, da inizio anno, del terzo intervento che ha l’obiettivo di garantire la continuità operativa e occupazionale degli stabilimenti. Sostenere l’attività dei commissari. E intervenire laddove la precedente gestione non ha dato seguito agli impegni a suo tempo assunti.
Ex Ilva, norme e fondi per garantire la continuità operativa
Proprio per garantire la continuità produttiva, è assicurato un finanziamento urgente di 150 milioni, attraverso l’utilizzo dei fondi del cosiddetto patrimonio destinato. Il decreto prevede una misura per rafforzare la prevenzione del rischio incendi, che contemperando le esigenze di sicurezza con quelle di continuità degli impianti, dispone un rinvio di 48 mesi per la definitiva trasmissione del rapporto di sicurezza.
E ancora. Si introducono norme che supportano l’operatività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per lo svolgimento delle predette funzioni, anche mediante una più rapida immissione in servizio delle figure professionali essenziali alle attività di coordinamento delle squadre di intervento. Infine, sono stati allineati i termini di durata massima del programma delle amministrazioni straordinarie che siano affittuarie di compendi aziendali di interesse strategico con quelli previsti per la società in amministrazione straordinaria che sono, come nell’ex Ilva, proprietarie del compendio, in modo da evitare disallineamenti e difficoltà gestionali.
Rafforzato il ruolo del commissario per la siccità
Ancora. In materia di emergenza siccità, «rafforziamo il ruolo del commissario per la siccità Nicola Dell’Acqua» e «lo autorizziamo a svolgere gli interventi di urgenza per riuscire a efficientare il sistema idrico italiano», ha annunciato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato il Dl Agricoltura. Dunque, viva soddisfazione è stata espressa dal titolare del dicastero dell’agricoltura che, commentando lavoro ed esiti del Cdm, in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha tenuto a sottolineare: il Consiglio dei ministri ha approvato «un decreto straordinario con una grande sintonia di azione del governo».
«Quello approvato oggi è un decreto importante che guarda al mondo dell’agricoltura e della pesca. Il decreto va nella direzione di evitare la desertificazione del settore». «Abbiamo avuto una crisi accentuata dai conflitti in corso, che hanno piegato le nostre aziende agricole, nonostante continuino ad essere capaci di produrre eccellenze. Lo stesso vale per la pesca, che ha subito in questi anni un decremento superiore a tutti gli altri paesi europei», ha poi aggiunto.
Cdm, Lollobrigida: «Anche l’esercito contro la peste suina»
Ma non è ancora tutto. Perché per esempio, contro la peste suina africana, il governo interviene anche con l’esercito attraverso il ricorso a «177 unità di personale delle forze armate». Inoltre, con il decreto appena approvato, ha aggiunto il ministro Lollobrigida, «diamo la possibilità di ampliare il ruolo di guardia venatoria alle associazioni legittimate allo svolgimento dell’anti-bracconaggio e del controllo dello svolgimento regolare di tutte le attività previste per legge». E in conclusione: «Poniamo fine a quello che è l’installazione selvaggia di fotovoltaico a terra», ha precisato Lollobrigida.
E stop all’installazione selvaggia di fotovoltaico a terra
Che poi, chiosando a riguardo ha sottolineato: «Interveniamo con pragmatismo salvaguardando alcune aree. Abbiamo scelto di limitare ai terreni produttivi questo divieto. Per esempio nelle aree intorno alle cave e alle miniere si potrà continuare a produrre energia. Ovviamente andremo nell’articolo del decreto a contenere quelle che sono le norme che salvaguardano i fondi del Pnrr. Che non vogliamo mettere in discussione in alcun modo».
Il Cdm con l’ok al dl agricoltura conferma la centralità del settore
A stretto giro, poi, a fare da eco alle parole del ministro, anche l’intervento dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia Alessandro Beduschi. Il quale, commentando a sua volta quanto stabilito nel Cdm, ha sostenuto: «Con le ultime misure dedicate all’agricoltura il Governo conferma la massima attenzione per un settore che è sempre più al centro delle politiche nazionali. Sostenere le imprese agricole significa garantire la produzione di cibo di qualità per tutti e non consegnare la sovranità alimentare a chi non rispetta regole e reciprocità. Per la Lombardia, dove l’agroalimentare vale 16,3 miliardi di euro e oltre duecentomila occupati, questo impegno è fondamentale».
Non solo. «Tra i provvedimenti che ci riguardano da vicino – prosegue Beduschi – va sottolineato lo stop agli impianti fotovoltaici a terra, ma anche le risorse economiche e umane dedicate all’emergenza Peste Suina. Oltre alle nuove regole sul controllo della fauna selvatica invasiva. Con il ministro Lollobrigida – conclude l’assessore – c’è piena unità d’intenti. E per questo continueremo a lavorare nell’interesse dell’agricoltura lombarda e nazionale».