Casteldaccia, si indaga per omicidio colposo. Gli operai non sarebbero dovuti scendere nella cisterna

7 Mag 2024 14:32 - di Redazione

Strage di Casteldaccia, la Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo. Al momento l’inchiesta è contro ignoti. Intanto si fanno le prime ipotesi sull’assenza di mascherina da parte dei 5 operai morti in pochi secondi (il sesto è in gravissime condizioni) in seguito alle esalazioni di idrogeno solforato.

Casteldaccia, si indaga per omicidio colposo plurimo

Non sarebbero dovuti scendere nella cisterna di Casteldaccia, mentre eseguivano i lavori di manutenzione della rete fognaria affidati da Amap mediante un appalto esterno. I lavori, affidati alla Quadrifoglio group dopo una serie di segnalazioni per delle anomalie sulla rete fognaria, prevedevano la messa in quota dei pozzetti e la disostruzione dalla strada con un auto-spurgo. Questo potrebbe spiegare perché nessuno degli operai avesse una maschera di protezione. Ma resta da capire cosa abbia spinto la squadra a scendere nella vasca. Né cosa sia accaduto dopo. L’ipotesi che si sia rotto un tubo da cui poi è fuoriuscito il gas è smentita dai vigili del fuoco. Mentre non si esclude che gli operai abbiano potuto aprire una paratia che sarebbe dovuta restare chiusa. L’ambiente infatti, in condizioni normali, è a tenuta stagna.

Operai senza mascherina, non dovevano scendere nella cisterna

La procura ha intanto posto i sigilli ai cancelli dell’impianto fognario in cui è avvenuto l’incidente. Ieri la Squadra mobile di Palermo ha già ascoltato uno dei sopravvissuti, Giovanni D’Aleo, lavoratore Amap, che ha dato l’allarme, dopo avere sentito le grida dei colleghi intrappolati nella vasca. Sempre ieri sono stati sentiti il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza, indicati dall’Amap, la stazione appaltante delle opere fognarie a Casteldaccia.

Sigilli all’impianto e primi accertamenti

Oggi gli investigatori hanno fatto un sopralluogo a Palermo, in via Milano, dove ha sede la ditta Quadrifoglio Group srl, la società dove lavoravano quattro degli operai morti. Una delle vittime era anche il titolare della società. Ha superato la notte ma restano ancora gravissime le condizioni di Domenico Viola, l’operaio 62enne superstite. L’uomo è ricoverato al Policlinico di Palermo, dove è intubato e ventilato, in distress respiratorio gravissimo. La prognosi resta riservata almeno per le prossime 24 ore.

Sciopero generale a Palermo dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero generale di 4 ore che si affianca a quello di 8 ore proclamato da Fillea, Filca, Feneal. In centinaia si sono ritrovati in piazza davanti la prefettura di Palermo per chiedere sicurezza sul lavoro. “O cambiano le cose o proseguiremo a oltranza con le mobilitazioni, per rivendicare la sicurezza nei cantieri –  si legge in una nota dei sindacati – con questa nuova tragedia, si certifica una situazione di emergenza e di stato di guerra. Qui i morti sul lavoro si stanno moltiplicando giorno dopo giorno“.

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