Cannes, “Anora” di Sean Baker regala la Palma d’Oro agli Usa. Niente premi per “Parthenope” di Sorrentino

25 Mag 2024 21:01 - di Federica Argento
Cannes palma d'oro

La Palma d’Oro è americana: a trionfare alla 77ma edizione del Festival di Cannes è ‘Anora’ di Sean Baker. Grand Prix ad ‘All We Imagine As Light’ di Payal Kapadia ed è una grande gioia per l’India che ha dovuto attendere trent’anni da ‘Swaham (My Own)’ di Shaji N. Karun per avere la possibilità di competere per la Palma d’Oro. E che porta a casa un premio importante 78 anni dopo Neecha Nagar di Chetan Anand. Italia ancora una volta a bocca asciutta. L’ultimo film italiano a entrare nel palmarès del festival resta ‘Le otto montagne’ di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che nel 2022 si era aggiudicato il premio della giuria. Sono alcuni dei verdetti della 77° edizione del Festival di Cannes.

Italia a bocca asciutta: niente premi per Sorrentino

Nessun premio per «Parthenope» di Paolo Sorrentino per questa settantasettesima edizione del Festival di Cannes. Già nel pomeriggio la notizia era trapelata qaundo si è saputo che il regista era tornato a Roma. Parthenope –  unica pellicola italiana in concorso, aveva ricevuto 10 minuti di applausi in sede di presentazione. Sorrentino porta comunque a casa un imprevisto successo social. Negli ultimi giorni infatti è diventato virale il video in cui fa il suo ingresso in sala, prima della proiezione del film con Gary Oldman, Stefania Sandrelli e Luisa Ranieri. Il regista si mostra già particolarmente compiaciuto e sembra interessargli pochissimo il giudizio del pubblico presente, a cui lancia ammiccamenti e sorrisi di circostanza.

L’elenco dei premiati

La giuria era guidata per la prima da una regista americana, Greta Gerwig, e composta dalla fotografa turca Ebru Ceylan, l’attrice americana Lily Gladstone; l’attrice francese Eva Green, la regista libanese Nadine Labaki; il regista spagnolo Juan Antonio Bayona, l’attore italiano Pierfrancesco Favino; il regista giapponese Kore-eda Hirokazu e l’attore francese Omar Sy. Il Premio della giuria è stato assegnato a Emilia Pérez di Jacques Audiard. Già premiato con la Palma d’Oro nel 2015 con Dheepan, Audiard ha presentato uno dei titoli più apprezzati di questa edizione, tra i favoriti della vigilia. In Italia lo distribuirà Lucky Red. Il premio per la migliore regia va a Miguel Gomes per Grand Tour . In Italia, il film sarà distribuito da Lucky Red.

Ovazione per l’iraniano Rasoulof

Un premio speciale della giuria è stato attribuito al regista iraniano Mohammad Rasoulof, che a Cannes è stato accolto da un’ovazione con il suo The Seed of the Sacred Fig . Condannato a otto anni di carcere, e passibile di pena aggiuntiva proprio in virtù del film, Rasoulof ha lasciato la patria – la Repubblica Islamica gli ha confiscato il passaporto nel settembre 2017 – in segreto per essere qui a Cannes. “Un pensiero a tutti i membri del mio team che non sono con me a festeggiare questo premio. Il mio direttore della fotografia, molti tecnici, che sono sotto pressione. Il mio cuore va soprattutto a loro”.  “La mia gente vive ogni giorno sotto un regime che l’ha presa in ostaggio”, ha aggiunto il regista. Migliore attore è Jesse Plemons , protagonista di Kinds of Kindness , diretto da Yorghos Lanthimos (nelle sale italiane dal 6 giugno con The Walt Disney Company).

È un ‘prix d’ensamble’ quello per la migliore attrice: a vincerlo è l’intero cast femminile di Emilia Pérez di Jacques Audiard: Adriana Paz, Zoe Saldana, Selena Gomez e Adriana Paz. Il narco-musical del regista francese porta a casa due premi di peso. A The Substance di Coralie Fargeat il premio per la migliore sceneggiatura firmata dalla stessa regista francese. Il film, tra le rivelazioni del festival, è stato acquistato per l’Italia da I Wonder Pictures. La Camera d’Or per la migliore opera prima dell’intera selezione del Festival è andata ad Armand di Halfdan Ullman Tondel presentato in Un Certain Regard. Infine, la Presidente di Giuria dei cortometraggi Lubna Azabal assegna la Palma d’Oro per il miglior corto a The Man Who Could Not Remain Silent di Nebojsa Slijepcevic.

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