“Biden è stato un disastro, voterò Trump”: la “mossa del cavallo” di Nikki Haley a un mese dal primo confronto tv

28 Mag 2024 14:30 - di Francesco Nicola Maria Petricone*

“Certo, tra Biden e Trump, non ho alcun dubbio su chi votare. Biden è stato un disastro”. Le parole di Nikki Haley, riprese anche dalla televisione cubana, sono di quelle che lasciano il segno. A meno di un mese dal primo confronto televisivo tra il presidente in carica e il suo predecessore, la mossa del cavallo della ex ambasciatrice repubblicana al Palazzo di Vetro scuote il dibattito anche nel talk show locale. E infuoca gli animi quasi quanto la decisione di qualche giorno fa dell’amministrazione Biden di rimuovere Cuba dalla lista dei paesi che “non cooperano pienamente” nella lotta al terrorismo. In attesa di revocarne finalmente l’inclusione tra i presunti stati sponsor del terrorismo, decisa proprio da Trump alla fine del suo mandato.

Verso il primo round tra Biden e Trump

A pochi giorni dall’arrivo in Italia del presidente Biden per il G7 + 1, allargato all’Ucraina, in questa parte del mondo ci si prepara così al primo round in cui il Tycoon e l’attuale inquilino della Casa Bianca si sfideranno in tv di fronte a milioni di cittadini statunitensi, in vista del votodel prossimo novembre. Ciascuno di loro pronto a mettere in scacco l’avversario. E se Biden appare avvantaggiato dallo scenario internazionale, con gli obiettivi successi raggiunti dall’invio degli aiuti all’Ucraina, Trump riorganizza la sua strategia in vista dell’obiettivo finale. Che già gli è sfuggito una volta e non può certo permettersi di fallire una seconda. Perché Donald, pragmatico speculatore di razza, sempre più è consapevole che il 25 per cento dei voti che la Haley sta raggranellando ad ogni tornata delle primarie – malgrado si sia ritirata da ormai quattro mesi – sarà decisivo nella conta finale. E al di là delle dichiarazioni ufficiali che personalmente ha postato su X – “la Haley non sarà mai la mia vice. DT” –comincia a considerarne la possibilità, sostenuto anche dai suoi più fidati collaboratori, a cominciare da Johnson.

La Haley, dal canto suo, sa che diventare vicepresidente le permetterebbe di ottenereil sostegno del GOP per diventare finalmente nel 2028 la prima donna ad essere eletta presidente degli Stati Uniti d’America. E, tenace com’è, ci sta provando, sempre a modo suo, dimostrando a Trump lealtà, competenza e credibilità. Attaccando, per esempio, Biden ogni volta che interviene in pubblico, soprattutto sulla politica economica. Ogni voto a questo punto conterà a novembre. Anche quello delle nuove generazioni di cubani, anche cittadini elettori statunitensi, che fanno la spola, avanti e indietro, da lì a qui e ritorno, ogni settimana. Da oltre dieci anni, il 2013, quando la legge sul diritto di lasciare il paese consente loro quella circolazione migratoria, sempre più diffusa da queste parti. In attesa che Biden revochi l’inserimento di Cuba nella lista di paesi sponsor del terrorismo, voluto da Trump. E questo sì, alla fine, potrebbe portare Potus a dare scacco matto a Trump. Per la seconda volta.

*Università Lumsa

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *