Berlato (FdI): “No-vax? Sono fake news, mi sono ammalato di Covid. Ho solo denunciato gli imbrogli”

3 Mag 2024 13:55 - di Lucio Meo

Di solito all’ignoranza si risponde col silenzio ma è il caso di chiarire”. Sergio Berlato, europarlamentare di Fratelli d’Italia, accetta di parlare con l’Adnkronos per respingere l’accusa di essere un no vax piovutagli addosso dopo aver organizzato, lo scorso primo maggio, un convegno sul Covid-19, definito un “grande imbroglio”. “Innanzitutto premetto che non sono affatto un no vax, sono pluri-vaccinato. Visto anche il mio ruolo di parlamentare europeo he ricopro da quattro legislature, mi sono sottoposto a tutte le vaccinazioni e non solo a quelle obbligatorie”, puntualizza l’europarlamentare vicentino candidato nel Nord Est come secondo nome in lista, subito dopo la premier Giorgia Meloni.

“Non ho mai detto che il Covid non esiste, tant’è vero che anche io mi sono ammalato”, racconta l’esponente di Fdi. “Dopo essermi correttamente informato da alcuni luminari ho scelto consapevolmente di non farmi inoculare sostanze geniche sperimentali, che non sono vaccini. Mi sono affidato a cure mediche normali, utilizzando dei normali farmaci. Non ho mai negato l’esistenza del Covid, ho solo detto che mi sono affidato a medici, che non sono certo stregoni, i quali anziché applicare il protocollo ministeriale (tachipirina e vigile attesa), curavano le persone. Io ho 64 anni grazie alle cure domiciliari precoci sono guarito in tre giorni”, le parole di Berlato.

Berlato: “Mai stato No-vax, ma ci sono cose da chiarire”

Allora perché sostiene che il Covid sia un “grande imbroglio”? “Lo definisco così perché non è mai stata garantita una corretta informazione su questa materia, non ci hanno mai raccontato la verità”, risponde l’europarlamentare veneto di Fratelli d’Italia. “Ci hanno detto che solo questi presunti vaccini potevano salvarci da morte certa, ma tale narrazione – dice sempre Berlato – è stata smentita dai fatti. E siccome si è creato un grande imbroglio, il mio dovere istituzionale è quello di garantire ai cittadini la più corretta informazione lasciandoli liberi di compiere scelte consapevoli”.

Quello del primo maggio è stato solo l’ultimo di una serie di convegni sul tema: “Tratto questa materia sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ho organizzato molti incontri senza schierarmi mai da una parte o dall’altra. Ho dato spazio a medici e luminari affinché la gente potesse compiere scelte libere e consapevoli”.

Le critiche del Pd

L’iniziativa di Berlato è finita nel mirino del Partito democratico. Ricandidando Sergio Antonio Berlato, “Fdi mostra ancora una volta quanto dalla lezione drammatica del Covid non si sia appreso assolutamente nulla. Mentre il governo nazionale affossa il sistema sanitario, si spinge su complottisti e gente che ripudia la scienza”, attacca Annalisa Corrado, responsabile Clima, green Economy, Agenda 2030 e conversione ecologica nella segreteria nazionale dem. Critico anche un altro esponente Pd come Sandro Ruotolo: “Penso ai malati del Sud, alle famiglie dei pazienti, ai viaggi della speranza verso gli ospedali del Nord perché nel Sud la sanità pubblica è a pezzi e scopro che il partito del capo del governo, Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia taglia i fondi per la sanità pubblica e candida un no vax alle elezioni europee”.

 

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