Sondaggio Piepoli, Meloni fa il pieno di fiducia. FdI avanza e traina il centrodestra: tutti i dati

5 Apr 2024 8:38 - di Gabriele Alberti
Sondaggio Meloni

Cresce la fiducia per la premier Meloni. Il sondaggio settoman ale realizzato da Nicola Piepoli per il Giornale attesta un’avanzata della presidente del Consiglio per quanto riguarda la fiducia nei leader. Il 42  per cento, un punto percentuale in più rispetto alla precedente rilevazione. Un attestato ottimo che si inserisce nella cornice di una settimana complicata: la paura della guerra è cresciuta, la litigiosità tra destra e sinistra anche. E poi gli attacchi inverosimili di ogni tipo al governo: dai tagli alla sanità fatti negli ultimi 10 anni e propagandati come opera del governo Meloni; e poi ancora “spacccature” create ad arte per mettere zizzania nella coalizione. In un precipitare di eventi simili, non solo la leader acquisisce più fiducia, ma tutto il centrodestra procede stabilmente. Addirittura Piepoli ci scherza sopra: “Che barba che noia…”.

Sondaggio Piepoli: la fiducia nel premier Meloni è al 42 per cento

Noi naturalmente non ci annoiamo constatando che Fratelli d’Italia si rafforza ed è quotato al 28 per cento. Bene Lega e Forza Italia, rispettivamente all’8, 5 e all’8 per cento. Con l’1,5% di Noi moderati la coalizione di centrodestra procede stabilmente al 46 per cento. Un stabilità o una “luna di miele”, come si suol dire – scrisse Piepoli in un sondaggio precedente- che non ha uguali nei governi passati.

Sondaggio Piepoli: FdI si rafforza, i motivi della fiducia nella Meloni

“Il primo partito si è rafforzato per il consolidamento dell’immagine del suo leader, Giorgia Meloni, il cui gradimento personale sale rispetto all’immagine precedente”, rileva il sondaggista. Non ultimo dei motivi il “suo netto schierarsi per il pacifismo che, in questo istante, suona per molti italiani affascinante quasi come per Ulisse le sirene”.

Pd sotto la soglia psicologica: il M5S “vede” il sorpasso

La “guerra” tra Pd e M5S -confluita nell’esplosione del campo largo a Bari- si evidenzia anche ne sondaggio Noto: il Pd perde lo 0,5% scendendo sotto la soglia psicologica del 20 per cento, al 19,5. E il M5S, guadagnando quel che il partito della Schlein perde sale al 17 per cento, tallonando da presso i dem. FdI e M5S, spiega Noto, sono i due partiti cher crescono in questo lasso di tempo. Tempi durissimi per la Schlein. Irrilevante per Noto è il sali-scendi dei centristi che si scvambiano le percentuali di settimana in settimana: Azi0ne (4 per cento) e  Italia Viva (3,5 per cento). “I due partiti «scissionisti» del Centro ormai stanno diventando una chimera che danneggia entrambi i partiti sopra citati per le future europee. Il paradosso di Calenda e Renzi -rileva Noto-  è che entrambi guadagnano un punto di fiducia: il che significa che mantengono se non aumentano la loro immagine, cosa che potrebbe incoraggiarli ad unire le forze per vincere almeno un seggio alle europee”. Me dalle reciproche dichiarazioni di guerra non sembra proprio che la cosa sia all’ordine del giorno.

 

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