Sinner batte Rune, sul campo e in stile: lo show della lite con pubblico e arbitro non salva il danese (video)

12 Apr 2024 18:55 - di Lara Rastellino
Sinner Rune

Jannik Sinner batte Holger Rune. L’azzurro ha avuto ragione del rivale danese oggi nei quarti di finale dell’Atp Masters 1000 di Montecarlo per 6-4, 6-7 (6-8), 6-3 e vola in semifinale dopo 3h48 minuti di match. Il campione altoatesino, numero 2 del mondo, supera il danese, numero 7 del tabellone, e con il risultato odierno conserva la seconda posizione nella classifica Atp alle spalle del serbo Novak Djokovic. Ma quella di oggi di Sinner non è solo una vittoria sul campo che segna la rivincita dell’azzurro, sconfitto da Rune un anno fa sulla terra rossa del Principato. Ancora una volta, infatti, la freddezza e la compostezza del fuoriclasse italiano non solo hanno agevolato il risultato agonistico e lo spettacolo, ma sono servite a impartire, silenziosamente, una lezione di stile al competitor dall’altra parte della rete, che – ancora una volta – si è distinto per l’intemperanza dei suoi comportamenti.

Sotto, il video delle intemperanze di Rune durante il match con Sinner da Youtube

 

Sinner batte Rune, sul campo e fuori: lezione di tennis e di stile

Dunque, Sinner vince anche sul fronte del comportamento in campo, forte di una concentrazione e di una calma olimpica che Rune, in una sfida durissima, ha fatto di tutto per mettere duramente alla prova. Il primo set si ‘stappa’ nel quinto game, complice un doppio fallo di Rune che dà la spinta a Sinner verso il break. L’azzurro prende  il controllo del gioco e non lo molla fino al 6-4. Il secondo set è una battaglia senza esclusione di colpi in cui Sinner spreca diverse occasioni: il numero 2 del mondo non concretizza nessuna delle 6 palle break a disposizione e nel tie-break non trova la zampata sui due match point con cui potrebbe chiudere il duello. Poi, come dimostra il video postato sopra, comincia lo show del nervosismo del tennista danese.

Rune show: il tennista danese litiga col pubblico e discute con l’arbitro

Rune litiga col pubblico, si lamenta per un paio di chiamate arbitrali, discute con il supervisor: dà l’impressione di entrare e uscire dalla partita, ma nel momento chiave inanella 4 punti consecutivi che gli permettono di aggiudicarsi il tie-break (8-6) e di giocarsi tutto nel terzo parziale. Sinner soffre. Annulla una pesantissima palla break contro un avversario che lascia andare il braccio. Ma nell’ottavo game, l’altoatesino accelera e Rune va fuori giri: i nervi del danese sono tesi, e ha già fatto di più e di più. Non gli resta che consegnare all’avversario il break con un doppio fallo: Sinner ringrazia e chiude 6-3. Una vittoria che lo porta in semifinale, dove affronterà Stefanos Tsitsipas. Il greco, numero 12 del mondo e del seeding e due volte vincitore nel Principato, che ha superato il russo Karen Khachanov, numero 17 del ranking Atp e 15 del tabellone, con il punteggio di 6-4, 6-2 in 1h23.

Cosa ha detto Sinner nel dopo partita

Alla fine, anche il commento di Sinner nel post partita è misurato, come nel suo stile che tanto ci piace. «Ci è voluto molto per vincere. Non è mai facile giocare contro Holger… Sono contento del risultato. Peccato non aver sfruttato i due match point nel 2° set, ma sono rimasto in partita», dice il campione dopo la sfida. «Fisicamente è stata dura, ora devo riposarmi per domani. E’ stata una partita molto fisica, con tanti scambi lunghi. Le sensazioni sono buone e sono fiducioso in vista di domani», aggiunge poi. Nessuna polemica: non si sbottona. Poi però, sollecitato a dire la sua sul comportamento di Rune che ha litigato con l’arbitro e polemizzato con il pubblico, il 22enne altoatesino taglia corto: «Ho guardato solo me stesso, possono succedere in campo queste cose e non ci vedo nulla di sbagliato, lui può creare il caos, così come accadde l’anno scorso – sottolinea Sinner –. Sono cose che fanno parte del processo di apprendimento, sono cresciuto ancora. Mi sono concentrato sulla partita. Domani affronterò Tsitsipas che sta giocando bene, vediamo cosa riusciamo a fare domani». Capitolo chiuso e archiviato: ma la macchina da guerra è già pronta a ripartire. In silenzio.

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