“Senatrice Mieli, lei è ebrea?”: domanda choc del conduttore di Radio Anch’io (audio) FdI: inaccettabile

24 Apr 2024 10:32 - di Valter Delle Donne

“Senatrice Mieli, lei è ebrea?”. La domanda di Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch’io su Radio Uno ha raggelato gli ascoltatori e l’intervistata, scatenando inevitabili polemiche politiche e un’ondata di indignazione. A cominciare da Fratelli d’Italia, che ha riservato una nota durissima.

“Esprimiamo solidarietà alla senatrice Ester Mieli, che questa mattina in apertura del suo collegamento alla trasmissione Radio Anch’io si è vista chiedere dal conduttore, Giorgio Zanchini, se lei fosse ebrea”. Così, in una nota, i componenti di Fratelli d’Italia nella Commissione di Vigilanza sulla Rai.

FdI: “Solidarietà alla senatrice Mieli, antisemitismo sempre più dilagante”

“Una richiesta che, oltre riportare alla mente lugubri ricordi, è inaccettabile e intollerabile specie in un momento quale questo pervaso da un antisemitismo sempre più dilagante, alimentato all’interno delle Università da estremisti di sinistra verso cui ancora attendiamo parole di condanna da parte della sinistra e in particolare del Pd e di Elly Schlein”, prosegue la nota.

“Alla collega Mieli – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia – rinnoviamo la nostra solidarietà, e ci auguriamo che queste nostre parole siano seguite da quelle di tutte le altre forze politiche”.

Gasparri: “Alla vigilia del 25 aprile vicenda sconcertante”

In queste ore arrivano le dichiarazioni di solidarietà nei confronti della parlamentare di Fratelli d’Italia da parte di diverse forze politiche. Tra i primi Maurizio Gasparri di Forza Italia e Maria Elena Boschi di Italia Viva.

“Una condotta incredibile – dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri – che potrebbe denotare una sorta di pregiudizio o quanto meno una inadeguata professionalità. Un episodio grave ed inquietante. Sul quale la Rai dovrebbe intervenire con immediatezza. Alla vigilia del 25 aprile si tratta di una vicenda sconcertante. Ora quando si partecipa ad una trasmissione Rai si dovrà indicare prima l’eventuale confessione religiosa o altri dati? E poi se ci sono troppi cristiani, troppi ebrei o troppi musulmani si faranno ‘dosaggi’ o esclusioni? C’è chi parla di un episodio di antisemitismo. Certo di questo grave scandalo si dovrà discutere a fondo”.

Boschi: “La Commissione di Vigilanza Rai deve intervenire”

Mentre la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della commissione di vigilanza Rai, nell’esprimere “piena solidarietà a Ester Mieli” sollecita la commissione affinché “si esprima unanimemente per stigmatizzare quanto accaduto nella trasmissione Radio Anch’io”.

“Un parlamentare della Repubblica giudica le proteste nelle università e nelle piazze sulla base della politica e della legge, nulla c’entra la religione che si professa – prosegue la Boschi – Stupisce pertanto la richiesta del giornalista di esplicitare la propria confessione prima di commentare i fatti di questi giorni”.

L’associazione giornaliste italiane: intervengano Fnsi e Odg

Piena solidarietà alla senatrice di FdI viene espressa anche dall’Associazione Giornaliste italiane. “Ester Mieli – si legge in un comunicato – ha chiesto al conduttore il perché di questa domanda, che mai avremmo immaginato di dover ascoltare in una rete del servizio pubblico, ricordandogli di essere una cittadina italiana e senatrice della Repubblica. Le spiegazioni di Zanchini per motivare questa surreale scelta, francamente, non le abbiamo proprio capite. Auspichiamo un intervento tempestivo della Rai, una presa di posizione chiara e immediata da parte degli organi di rappresentanza, a partire dalla Fnsi e dall’Odg, e che venga fatta chiarezza sul caso perché simili episodi non possono passare sotto silenzio”. L’associazione Giornaliste italiane, conclude la nota, “ritiene gravissimo quanto accaduto e ribadisce vicinanza ad Ester Mieli”. 

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