Ester Mieli: “Dai piani anti violenza al reddito di libertà, questo 8 marzo lo celebriamo coi fatti”

8 Mar 2024 18:09 - di Valter Delle Donne
Ester Mieli

Senatrice Ester Mieli, dietro la retorica degli auguri e delle mimose, perché le donne italiane dovrebbero avere la sensazione di un cambio di passo col governo Meloni?

«L’8 marzo non deve essere una giornata di rivendicazione di ciò che gli altri devono concedere alle donne ma una giornata di orgoglio e consapevolezza di quello che le donne possono fare e che fanno. Con il governo Meloni l’Italia è tornata ad essere protagonista».

Provi a spiegare cosa ha fatto concretamente il governo Meloni per le donne, immaginando di raccontarlo a una nonna pensionata, a una madre lavoratrice e a una studentessa universitaria.

«Questo è il governo dei fatti che porta avanti quello che avevamo presentato agli italiani in campagna elettorale. Ci rende orgogliosi l’aumento dell’occupazione femminile, questo governo ha concentrato una parte importante delle risorse proprio sulle madri lavoratrici, ma anche un incremento dei fondi per il finanziamento dei piani anti violenza e rafforzamento delle norme per prevenirla, a partire da quella domestica».

Tutte le misure del governo Meloni per le donne

«Abbiamo poi aumentato il fondo garanzia per le PMI dedicato alle imprese femminili. È stato rifinanziato con la nuova legge di bilancio e reso strutturale il cosiddetto “reddito di libertà”, ossia un contributo economico per le donne vittime di violenza. E queste sono solo alcune delle cose fatte, come anche le iniziative contro gli stupri di guerra».

Meloni premier, Schlein leader dell’opposizione e anche il presidente della Consulta è una donna, eppure la sensazione è quella di un gap ancora irrisolto. Perché?

«Il vero valore di una competizione ad alto livello sta nella qualità delle donne impegnate prima che il loro numero.
Rifiutiamo il luogo comune che vuole la donna davanti alla scelta della carriera o dell’essere madre. La nostra Nazione ha il primo presidente del Consiglio donna. Qui, il tema non è quello di chiamarla “Presidente” o “la Presidente” ma è di esempio alle altre donne di non rinunciare ai propri sogni, ma essere libere di scegliere la loro vita».

Com’è il rapporto con le donne dell’opposizione? Riuscite a fare “squadra” su temi che riguardano le pari opportunità o prevalgono ancora le contrapposizioni partitiche?

«Non esistono politiche femminili ma una visione femminile della politica, non tematiche demandate alle donne ma tutte tematiche che hanno bisogno del loro punto di vista. Ecco perché è sempre importante il confronto. Noi abbiamo il nostro programma. Questo è quello che abbiamo presentato agli italiani. Per esempio il governo ha promosso un disegno di legge, approvato dal Parlamento in modo trasversale e che è già stato applicato in molti casi che riguarda la violenza sulle donne. La legge è orientata soprattutto alla prevenzione, per fermare le situazioni violente prima che diventino irreparabili.
Per noi le pari opportunità devono coincidere con le pari libertà: la libertà di essere messe nella condizione di poter fare la nostra parte e questo vale per tutte. Noi stiamo lavorando in questa direzione».

Chi è Ester Mieli

Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia, è responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunità e politiche contro ogni forma di discriminazione di FdI.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *