Scuole aperte anche d’estate: il governo stanzia 400 milioni. Valditara: “Siano sempre punto di riferimento”
Scuole aperte anche d’estate. Perché da un lato i ragazzi possano fare sport, musica, teatro e, se serve, potenziamento didattico e dall’altro le famiglie siano alleggerite dalle difficoltà organizzative legate alle lunghe vacanze. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto per il “Piano estate”, che stanzia 400 milioni per “finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni”. Una misura accolta con favore dai presidi. Si tratta, ha sottolineato la presidente laziale dell’Associazione nazionale presidi, Cristina Costarelli, “una risposta alle esigenze delle famiglie”.
Valditara: “Le scuole devono essere punto di riferimento anche d’estate”
“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato”, ha spiegato Valditara, facendo riferimento al fatto che il decreto stanzia 80 milioni in più rispetto allo scorso anno. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto il ministro – è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore”. “Una scuola – ha proseguito – che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.
Non solo i 400 milioni del “Piano estate”
Le risorse, informa il ministero dell’Istruzione e del merito, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività. La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole, nell’ambito della loro autonomia, grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull’esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica. Inoltre, le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni Pnrr del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni Pnrr per azioni di potenziamento delle competenze Stem.