Sceneggiata dei pro-Pal pure a Tunisi, ma il blitz fa flop: Sangiuliano è già andato via (video)

27 Apr 2024 19:36 - di Chiara Volpi
Sangiuliano Tunisi

Per fortuna il caos lo ha coinvolto solo di striscio, con il ministro Sangiuliano già sulla via del ritorno, verso l’aeroporto, pronto a ripartire da Tunisi, quando una gruppo di attivisti filopalestinesi ha fatto irruzione nello stand dell’Italia alla Fiera del Libro della capitale della Tunisia, salendo sul palco con le bandiere della Palestina e della Tunisia, intonando slogan e cori per il popolo palestinese. Fonti del Mic, infatti, confermano che il titolare del dicastero della Cultura ha potuto concludere serenamente la sua trasferta istituzionale, e che il ministro non ha incrociato i contestatori, dal momento che si stava allontanando dal padiglione per recarsi in aeroporto quando il caos è esploso, dopo aver concluso la sua missione e aver incontrato il Presidente della Repubblica, Kais Saied, al palazzo di Cartagine di Tunisi.

Tunisi, blitz degli attivisti filopalestinesi al Padiglione Italia alla Fiera del Libro. Ma Sangiuliano è già sulla via del ritorno

«I pochi contestatori al Padiglione Italia della Fiera del Libro di Tunisi», fanno sapere dal Mic, «hanno fatto irruzione quando il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si stava allontanando per recarsi in aeroporto. Il Ministro, accolto con grande cordialità da molte persone presenti, ha tenuto il suo discorso indisturbato e ha visitato senza fastidi i diversi stand presenti alla manifestazione». Come dimostra, con la evidente assenza del ministro, il video postato subito di seguito da X.

 

Tunisi, Sangiuliano incontra Saied: sancito l’accordo di una «cooperazione culturale ad alti livelli»

Di più. Come reso noto su X dalla presidenza tunisina, Saied ha manifestato la disponibilità della Tunisia a lanciare «iniziative congiunte che porteranno in futuro la cooperazione culturale a livelli più alti. Compresa la creazione di un centro culturale tunisino in Italia. Nonché lo scambio di studenti e ricercatori in altre specializzazioni». Così come, a sua volta, dando conto sui social del suo «cordiale incontro con il Presidente della Tunisia Kais Saied», su X Sangiuliano ha commentato, corredando ilk postr con una foto che lo ritrae a Tunisi con il presidente tunisino Kais Saied: «La cultura può essere un formidabile volano di sviluppo sostenibile».

Sangiuliano a Tunisi, con Saied un colloquio cordiale che ha ripercorso antichi legami di civiltà che uniscono i due Paesi

Nel corso del “cordiale” colloquio, infatti, sono stati ripercorsi gli antichi legami di civiltà che uniscono le due nazioni. Ed è stato sottolineato quanto sia necessario incentrare sulla ricchezza dei rispettivi patrimoni culturali e sulla storia comune il dialogo tra il popolo italiano e quello tunisino. Proprio in virtù di questo, allora, il Ministro Sangiuliano, tra le altre cose, ha convenuto con il presidente Saied riguardo la disponibilità di lanciare iniziative congiunte che accrescano la cooperazione culturale tra Italia e Tunisia.

Italia-Tunisia: iniziative congiunte e cooperazione culturale

Come, per esempio, il rafforzamento delle collaborazioni tra le istituzioni culturali dei due Stati, a partire dall’accordo siglato oggi a Tunisi tra il Parco archeologico del Colosseo e l’Anfiteatro di El Jem per tramite dell’Istituto Nazionale del Patrimonio tunisino e l’Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle. Prevedendo anche iniziative per la promozione della ricerca scientifica e lo scambio di studenti e ricercatori.

Il blitz degli attivisti non colpisce nel segno

Insomma, stavolta gli attivisti in vena di insulti e censure imposte con il caos non ce l’hanno fatta. Certo, le loro intenzioni erano sicuramente le stesse che hanno reso possibile inscenare il vergognoso spettacolo dello sfregio registrato al Salone del libro di Torino contro il ministro Roccella, a cui un manipolo di contestatori impedì di presentare il suo libro.

L’ultimo precedente analogo con la Roccella a Torino: ma in quel caso…

E certo anche il ministro Sangiuliano ha rischiato di incappare nelle maglie di un gruppo di facinorosi intenzionati a trasformare un luogo di confronto democratico e di discussione culturale e politica, in un teatro della scena contestataria popolata da un gruppetto sparuto di intolleranti (e si vede nel video postato in lato quanto esigua la partecipazione al blitz), pronti a far degenerare una situazione conviviale e di scambio interculturale in una caciarata dissidente. E e a tramutare la scena in un un presidio di sopraffazione in cui chi più urla, più mette assai anti-democraticamente a tacere dialogo e confronto. Ma stavolta non hanno colpito nel segno. Non del tutto almeno.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *