25 aprile, i pro-Pal macchiano la ricorrenza. Meloni ribadisce l’avversione ai regimi totalitari e al fascismo

25 Apr 2024 17:55 - di Riccardo Angelini

Una giornata, quella del 25 aprile, contrassegnata dalle celebrazioni di rito e dalle consuete polemiche. Sia a Roma che a Milano, infatti, non sono mancati disordini e tafferugli con scontri tra manifestanti pro-Palestina e manifestanti della Brigata ebraica. Il tutto è andato in scena a Roma in mattinata e nel pomeriggio a Milano, in piazza Duomo, dove erano presenti anche Elly Schlein e lo scrittore Antonio Scurati. Quest’ultimo ha letto il suo monologo con un garofano rosso in mano e ha ricevuto l’applauso della folla (alcune decine di migliaia secondo la questura, più di centomila secondo l’Anpi). la manifestazione è stata in ogni caso monopolizzata dai manifestanti pro-Pal che al termine degli interventi dal palco hanno dato vita a un secondo corteo.

In mattinata la premier Giorgia Meloni e il presidente Sergio Mattarella hanno deposto una corona di fiori all’Altare della Patria. Meloni sulle sue pagine social ha onorato la ricorrenza con parole inequivocabili:  «Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo. E quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare – conclude la premier – per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!».

Avversione ai regimi totalitari ribadita anche dal presidente Mattarella che si è poi recato a Civitella Val di Chiana, luogo di una strage efferata compiuta dai nazisti nel 1944. “Intorno all’antifascismo – ha detto Mattarella – è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico. Il 25 aprile è per l’Italia una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata, e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche”.

Tra le polemiche di giornata anche quella innescata da un tweet del professor Tomaso Montanari che ha attaccato il Secolo d’Italia intimando: “Almeno oggi tornate nelle fogne”. Evocando così uno slogan degli anni Settanta, proprio dell’antifascismo militante violento, che è stato criticato da numerosi esponenti di FdI, a cominciare dai capigruppo di Camera e Senato Tommaso Foti e Lucio Malan.

 

Commenti

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  • Francesco Ciccarelli 26 Aprile 2024

    Lo riscrivo: “Non rinnegare, non restaurare”. Spero che queste parole non vengano cancellate. Vi ricordo che esistono opinioni diverse e tante correnti in tutti i partiti: faceva eccezione solo il PCI del ” centralismo democratico”.

  • Cliff 26 Aprile 2024

    Il fascismo in Italia non esiste più. Nessuno e più fascista il fascismo è stato una meteora nella storia dell’umanità durata un ventennio, è ormai finito. Per correttezza è bene dire che solo il comunismo regge dopo più d’un secolo. Ciò che adesso conta

    sono le persone i politici che con le loro idee, i programmi cercano di fare progredire il paese in meglio, durante il loro mandato . L’elettorato valuterà ciò che è stato fatto e ciò che non s’è fatto. Ecco l’essenza la vera natura della diatriba, non più destra o sinistra, ma solo contenuti, obiettivi e cambiamenti.
    La nostra presidente lo ha detto è ribadito e si sta’ spendendo per tutto ciò, una leader che unitamente agli alleati e al suo governo, porta avanti riforme e cambiamento per dare benessere e LIBERTÀ al paese.
    Dall’altra una politica riottosa e statica col passato, poco incline al cambiamento.

  • Giovanni Vuolo 25 Aprile 2024

    Io per la verità sarei anche stanco di queste continue prese di distanze dal fascismo. La destra subisce il peso psicologico di dover dimostrare sempre di essere liberale. A che serve,tanto continueranno ad accusarci. E peraltro, non vedo mai la sinistra doversi difendere e prendere le distanze dal comunismo.

  • Benito Alberto Ruiu 25 Aprile 2024

    Ho inviato un commento e mi e’ stato risposto che il commento sembra gia stato inviato. No assolutamente al vs. Giornale. Non capisco il vs. rifiuto. Grazie.

  • Benito Alberto Ruiu 25 Aprile 2024

    L’antifascismo sempre e comunque contro la violenza e l’intolleranza.violenza e tolleranza dimostrata iggi purtroppo contro la Brigata ebraica accoltellando un suo manifestante. O forse qyakcuno oensa che ci sia una violenza e intolleranza buona quandj viene da sinistra?

  • gianfranco 25 Aprile 2024

    Nel monento in cui Giogia Meloni si dichiarerà antifascista all’ennesima domanda del primo comunista che passa, senza che lui si dichiari anticomunista,perderà il mio voto a favore di Vannacci.Tanto a loro non andrà mai bene perché fanno i finti tonti e allora o si prendono in giro,così gli và la bile al cervello o li si munisce dell’apparecchio acustico così non avranno attenuanti,ma penso che non basterà ancora!!! Sono giorni che seguo le tv sinistre compreso rai3 e mediaset con bianca berlinguer e più non riesco a sopportare il 25 aprile.Spero che Giorgia Meloni non cada nei soliti tranelli e li faccia impazzire. Grazie ancora.

  • Francesco Ciccarelli 25 Aprile 2024

    Valga il motto: “Non rinnegare, non restaurare”. È superfluo dire ogni volta di essere antifascista: si rischia di fare il gioco di quell’opposizione comunista che, invece, non ha mai rinnegato il proprio passato! Comunque, il Fascismo è morto con Mussolini e i problemi di oggi sono ben altri,!

  • Giacomo Russo 25 Aprile 2024

    Il professore evidentemente ha esperienza e conoscenza delle fogne ; noi ricordiamo le foibe e i lagher comunisti di cui il professore forse immerso in altre… conoscenze…. ha perso la memoria.