Pompei, dagli scavi emerge l’ultima meraviglia: una sala per banchetti con immagini sulla guerra di Troia e il legame tra uomo e destino

11 Apr 2024 14:51 - di Redazione
Pompei

Un ampio, sontuoso salone da banchetto delimitato da eleganti pareti nere, decorate con soggetti mitologici ispirati alla guerra di Troia: è l’ultima meraviglia emersa dagli scavi in corso nell’insula 10 della Regio IX di Pompei e oggi completamente visibile in tutta la sua maestosità, uno degli ambienti recentemente portati alla luce.

Pompei, spunta dal passato un sontuoso salone per banchetti

Un ambiente raffinato, quello che spunta dal passato custodito in quell’inesauribile scrigno di tesori che è Pompei, nel quale intrattenersi in momenti conviviali, tra banchetti e conversazioni, in cui si respirava l’alto tenore di vita testimoniato dall’ampiezza dello spazio; dalla presenza di affreschi e mosaici databili al III stile; dalla qualità artistica delle pitture e dalla scelta dei soggetti. Da un primo expertise sembra emergere come tema dominante quello dell’eroismo, esaltato sia nelle raffigurazioni di coppie di eroi e divinità della guerra di Troia, ma anche del fato e al tempo stesso della possibilità evocata nei segni che l’uomo ha di poter cambiare il proprio destino.

Pompei, personaggi e scene tra storia e mito

E allora, oltre a Elena e Paride, indicato in un’iscrizione greca tra le due figure con il suo altro nome “Alexandros”, appare sulle pareti del salone la figura di Cassandra, figlia di Priamo, in coppia con Apollo. Nella mitologia greca Cassandra era conosciuta per il suo dono di preveggenza e per il terribile destino che le impedisce di modificare il futuro. Nonostante la sua capacità di vedere oltre il presente, però, come noto nessuno crede alle sue parole, a causa di una maledizione che Apollo le infligge per non essersi concessa a lui, e dunque non riuscirà a impedire i tragici eventi della guerra di Troia, che aveva predetto. Dopo essere stata stuprata durante la presa di Troia, finirà come schiava di Agamennone a Micene.

Intrattenere gli ospiti con riflessioni “escatologiche”

Ecco allora il punto centrale della raffigurazione: la presenza frequente di figure mitologiche nelle pitture di ambienti di soggiorno e conviviali delle case romane aveva proprio la funzione sociale di intrattenere gli ospiti e i commensali, fornendo spunti di conversazione e riflessione sull’esistenza e le sue implicazioni metafisiche.

Su eleganti pareti nere, decorazioni e immagini che raccontano la guerra di Troia

Il salone misura circa 15 metri di lunghezza per 6 di larghezza e si apre in un cortile che sembra essere un disimpegno di servizio, a cielo aperto, con una lunga scala che porta al primo piano, priva di decorazione. Sotto gli archi della scala è stato riscontrato un enorme cumulo di materiale di cantiere accantonato. Qualcuno aveva disegnato a carboncino sull’intonaco grezzo delle arcate del grande scalone, due coppie di gladiatori e quello che sembra un enorme fallo stilizzato.

Figure e storia come simboli del legame tra uomo e fato

L’attività di scavo nell’insula 10 della Regio IX è parte di un più ampio progetto di messa in sicurezza del fronte perimetrale tra l’area scavata e non, di miglioramento dell’assetto idrogeologico, finalizzato a rendere la tutela del vasto patrimonio pompeiano (più di 13mila ambienti in 1070 unità abitative, oltre agli spazi pubblici e sacri) più efficace e sostenibile.

Pompei, il punto sugli scavi: ecco cosa è emerso finora

Lo scavo nell’area finora ha restituito due abitazioni collegate tra di loro, casa con panificio e fullonica (lavanderia), che prospettavano su via Nola e le cui facciate furono già portate alla luce alla fine del ‘800. Alle spalle di queste due case, stanno emergendo in questa fase di scavo sontuosi ambienti di soggiorno affrescati, anche in questo caso interessati al momento dell’eruzione da importanti interventi di ristrutturazione.

Il ministro Sangiuliano sull’ultimo rinvenimento

E sull’ultimo, incredibile rinvenimento negli scavi archeologici di Pompei il ministro Sangiuliano è tornato a esprimere meraviglia e orgoglio, rilanciando progettualità ed entusiasmo legati al sito. «Pompei è davvero uno scrigno di tesori che non finisce mai di sorprenderci e di destare stupore perché, ogni volta che scaviamo, troviamo qualcosa di bello e di significativo. Noi crediamo in questo unicum mondiale che rappresenta Pompei e per questo in legge di Bilancio abbiamo finanziato nuovi scavi. Bisogna andare avanti nella tutela di questo importante sito ma anche nella sua valorizzazione», ha dichiarato allora il Ministro della Cultura.

Il Grande Progetto Pompei

E ancora. «Lo scavo nella Regio IX, progettato nell’ambito del Grande Progetto Pompei e portato avanti sotto la direzione Zuchtriegel, è la dimostrazione di quanto uno scavo ben fatto nella città vesuviana possa continuare ad accrescere la conoscenza di uno dei luoghi più importanti che ci sia pervenuto dall’antichità. Nuove ed inedite pitture; nuovi dati sull’enorme cantiere che era Pompei al momento dell’eruzione; nuove scoperte sull’economia e sulle forme di produzione. Una messe straordinaria di dati che sta cambiando l’immagine codificata finora della città antica. Un plauso a tutta la squadra interdisciplinare che con passione e professionalità sta portando avanti le ricerche», ha poi sottolineato a sua volta il Direttore generale Musei, Massimo Osanna.

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