Pizzarotti molla Bonino e Renzi e se ne va con Calenda: negli Stati Uniti d’Europa è tutta una secessione

10 Apr 2024 14:11 - di Viola Longo
pizzarotti

Chissà, magari è il nome che non ha portato bene. O forse il presupposto che mettere insieme un po’ di tutto potesse funzionare. Certo è che gli Stati Uniti d’Europa, in realtà prima ancora di nascere, si sono ritrovati in una continua guerra di secessione, il cui ultimo atto è l’addio di Federico Pizzarotti, che dunque alle europee non correrà con la lista di Emma Bonino e Matteo Renzi. “Lascio Più Europa! Cari amici e compagni di viaggio, mi rivolgo a voi con il cuore pesante, conscio della delicatezza e della portata della mia decisione”, ha scritto su Facebook l’ormai ex presidente di +Europa.

L’addio di Federico Pizzarotti a +Europa

Il messaggio in cui Pizzarotti spiega la sua scelta è lunghissimo, ma stringi stringi il senso è che di allearsi con Matteo Renzi proprio non gli andava e anche ancora meno gli andava senza che ci fosse Carlo Calenda, per il cui ingresso negli Stati (dis)uniti d’Europa si era speso. “Lascio la comoda candidatura garantita da presidente di partito, per intraprendere un percorso indipendente, non senza rischi ma in cui credere senza gli imbarazzi per compagni di viaggio che non vorrei avere a fianco. Lascio con la speranza che il partito possa ritrovare la sua bussola morale e tornare al percorso che mi aveva avvicinato”, è la conclusione del post di Pizzarotti che si chiude con l’auspicio “che un giorno, i nostri sentieri possano incrociarsi nuovamente, sotto migliori auspici”.

L’annuncio della candidatura con Carlo Calenda

A strettissimo giro dopo questo annuncio ne è arrivato un altro: “Azione ha come unico obiettivo quello di presentare le liste migliori. Abbiamo candidato fin qui persone competenti. Oggi si aggiungono Federico Pizzarotti e Piercamillo Falasca”, ha annunciato Carlo Calenda in una conferenza stampa alla Camera con gli stessi Pizzarotti e Falasca, il quale comunque ha precisato che non sarà candidato. “Io non ha ancora capito cosa sia accaduto con +Europa. Noi faremo una lista che avrà al primo posto due valori: la qualità dei candidati e la coerenza”, ha aggiunto, infierendo sul progetto degli Stati Uniti d’Europa che “è una lista fatta in modo discutibile”. “Sono elezioni proporzionali e se si fa una lista unica deve esserci una grandissima coincidenza di valori”. “Sono molto dispiaciuto, le ragioni razionali non ci sono, ma a questo punto basta: la nostra strada ora non ha più nulla a che fare con la loro”, ha concluso Calenda. Renzi, che con i suoi Stati Uniti puntava a superare Salvini, per ora, non ha commentato. Ma, considerati i trascorsi tra i due, per la prossima puntata di questa infinita telenovela non c’è che aspettare.

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